Salute

Cancro alla prostata: se sei grasso da giovane aumenti il rischio

Un'imponente ricerca svedese conferma che ingrassare in adolescenza o da giovane faccia schizzare in alto le probabilità di ammalarsi

Cancro alla prostata e peso corporeo. Uno studio scandinavo ha dimostrato definitivamente il legame. Insomma essere grassi nell’adolescenza e da giovani aumenta il rischio di sviluppare il cancro alla prostata.

Perché stanno aumentando le diagnosi di tumore tra i più giovani?

Da anni arrivano studi scientifici che sottolineano come siano in forte aumento i casi di tumore tra le persone sotto ai cinquant’anni. Anche carcinomi un tempo tipici della terza età, come quello al colon retto, stanno crescendo tra i più giovani a causa degli stili di vita:

Gruppo San Donato

  • poco movimento,
  • diete sbilanciate con troppi grassi saturi e zuccheri,
  • abuso di alcolici,
  • fumo di sigaretta.

Cancro alla prostata e peso corporeo: di quanto aumenta il rischio?

Ora questa nuova ricerca non solo spiega che ingrassare fino ai 30 anni aumenti il rischio di tumore alla prostata, ma sostiene anche che spesso la forma di cui ci si ammala è quella più aggressiva. Nel dettaglio chi ingrassa di un chilo all’anno fra i 17 e i 29 anni aumenta del 13% il rischio di avere un tumore alla prostata aggressivo e del 27% quelle di una forma letale.

Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica British Medical Journal Oncology. Esperti ne hanno parlato al più recente Congresso europeo sull’obesità, che ha avuto luogo a Dublino, in Irlanda.

Cancro alla prostata e peso corporeo: il grasso aumenta il rischio per 13 forme di tumore

I ricercatori hanno messo sotto la lente di ingrandimento le informazioni su più di  258.000 uomini svedesi con un’età che andava tra i 17 e i 60 anni. Il gruppo di ricerca ha monitorato la salute di tutti i partecipanti per 40 anni.

Nel tempo più di 23.000 persone hanno sviluppato il cancro alla prostata. In genere avevano intorno ai 70 anni. Il risultato che ha più colpito i ricercatori però è la scoperta di un legame tra l’aumento di peso in giovane età e il cancro alla prostata. Evidenze scientifiche confermano che il grasso in eccesso è tra le cause di tredici forme di tumore diversi. Gli organi più colpiti sono il colon retto, il fegato, il seno, l’endometrio e appunto la prostata.

Il tumore alla prostata è il più diffuso tra la popolazione maschile

Sappiamo che il cancro alla prostata è il più frequente negli uomini dopo i 50 anni. Un uomo su otto nel corso della sua vita ne sarà interessato. Sfortunatamente stanno aumentando le diagnosi tra chi sia più giovane, che un tempo erano molto rare.

Se scoperto agli esordi, i tassi di sopravvivenza per questo carcinoma sono tra i più elevati in assoluto. Oltre il 90% dei pazienti guarisce o riesce a convivere anche per lunghi periodi con la malattia. Questo tumore cresce molto lentamente, tanto che spesso i medici decidono di non intervenire direttamente, mettendo in atto la cosiddetta sorveglianza attiva.

Cancro alla prostata e peso corporeo: perché il grasso ne aumenta il rischio?

Contestualmente molti centri di ricerca stanno cercando di capire perché il grasso aumenti in modo così considerevole. Ci sono problemi di carattere ormonale come insulina ed estrogeni e alterazioni alle infiammazioni croniche, i fattori di crescita dei tumori e sostanze chiamate adipochine, che sono prodotte dal tessuto adiposo e che hanno un effetto pro-infiammatorio.

Il grasso più rischioso è quello viscerale, che si deposita tra gli organi contenuti nell’addome. Molto meno pericoloso quello sottocutaneo, che si forma tra il muscolo e la pelle.

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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