Salute

Alopecia areata: cause, sintomi e cure

Il dermatologo Fabio Rinaldi spiega in che modo si manifesta questo disturbo, quali sono i fattori scatenanti e le terapie attualmente disponibili

L’alopecia areata è una forma di alopecia non cicatriziale considerata una patologia autoimmune organo-specifica. In pratica, determina la caduta di capelli e, a volte, anche dei peli di ciglia, sopracciglia, barba (alopecia della barba) o altre parti del corpo. Il termine alopecia deriva dal greco alopex che significa volpe, che di solito perde il pelo a chiazze in autunno e in primavera. L’alopecia areata colpisce circa il 3-4% della popolazione, di entrambi i sessi e di tutte le fasce d’età. Spesso inizia già durante l’infanzia o l’adolescenza. Il dermatologo Fabio Rinaldi spiega meglio di cosa si tratta.

Diverse tipologie

In base all’estensione si definisce:

Gruppo San Donato

  • a chiazze, caratterizzata dalla presenza di alcune zone rotondeggianti prive di capelli o peli;
  • areata totale, quando la perdita dei capelli si manifesta in tutto il cuoio capelluto;
  • universale, quando cadono tutti i capelli e i peli del corpo. Può colpire anche le donne, come racconta Claudia, una nostra lettrice.

Alopecia areata: quali sono le cause?

  • Sono ancora sconosciute.
  • L’ipotesi più accreditata riguarda un’alterazione del sistema immunitario in cui l’organismo produce anticorpi contro i follicoli dell’apparato pilifero bloccandone l’attività.
  • È dimostrato che anche fattori genetici possono svolgere un ruolo importante nella comparsa della malattia.
  • La perdita dei capelli e dei peli può verificarsi in pochi giorni o può protrarsi nel tempo. Possono alternarsi ricrescita e caduta, con un’imprevedibilità frustrante per il paziente.

Alopecia areata: la diagnosi

Nelle forme meno complesse la diagnosi avviene attraverso un esame effettuato con il videodermatoscopio, che indaga sulle alterazioni della pelle. Nei casi meno chiari o più complicati, invece, è fondamentale ricercare la presenza di altre malattie autoimmuni o ricorrere a un esame istologico.

Cure

Al momento non sono ancora disponibili farmaci che guariscano al 100% l’alopecia areata o che ne prevengano le recidive. Solo in meno della metà dei casi si osserva una guarigione completa con assenza di recidive nei cinque anni successivi. Esistono però alcuni trattamenti efficaci che stimolano la ricrescita dei capelli, da calibrare sempre a seconda dell’estensione della malattia e dell’età del paziente. Importante anche intervenire sull’alimentazione, ad esempio limitando l’assunzione di glutine o ricercando un’eventuale intolleranza alimentare. Nei casi di celiachia o di gluten sensitivity (ipersensibilità al glutine), l’assunzione di glutine può danneggiare la mucosa intestinale. Il risultato è che l’organismo non riesce più ad assorbire bene alcuni nutrienti come il ferro, naturalmente presente nella composizione chimica del capello e la cui carenza, più frequente nelle donne in età fertile (mestruazioni, gravidanze) può causare un diradamento della capigliatura.

  • Farmaci. Si può scegliere tra medicinali che agiscono sulla componente autoimmune dell’alopecia areata come i corticosteroidi. Oppure optate tra principi attivi che possono favorire la ricrescita di peli e capelli come minoxidil al 5%, antralina o sensibilizzatori cutanei. Fondamentale, però, è la costanza e l’assiduità dei trattamenti visto che, quasi costantemente, alla sospensione della cura segue poi una ripresa della caduta di capelli. In via sperimentale alcuni studi hanno dimostrato che funzionano anche due farmaci: uno è un antitumorale, l’altro rallenta l’osteoporosi.
  • Prp (Plasma ricco di piastrine). In sostanza si tratta di una terapia rigenerativa che sfrutta l’effetto dei fattori di crescita piastrinici del paziente stesso, ottenuti dalla centrifugazione del sangue dopo un prelievo.
  • Laser contro la caduta dei capelli.
  • Studi sperimentali si stanno concentrando sulle cellule staminali.

Alopecia della barba: può essere sintomi di alcune malattie? 

La maggior parte degli uomini che convivono con una malattia autoimmune soffre anche di alopecia alla barba. Si tratta di patologie come il morbo di Crohn, la psoriasi, la dermatite atopica, la vitiligine e alcuni disturbi della tiroide.

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