
Anche la vagina può essere allergica al polline. La vaginite allergica è una realtà clinica poco conosciuta, ma supportata da evidenze scientifiche. Uno studio prospettico pubblicato su PubMed ha analizzato 35 donne con vaginiti ricorrenti di causa sconosciuta confrontate con 150 donne sane. Il risultato? Le donne con vaginiti avevano una prevalenza di atopia (sensibilità allergica) del 31 % contro il 6 % nel gruppo di controllo.
Inoltre, il 45 % delle donne atopiche aveva anche rinite stagionale, suggerendo una correlazione tra allergie respiratorie e disturbi vaginali.
In questo articolo
Allergeni aerei: polline e altri inquinanti
Una revisione sistematica del 2022 conferma che gli allergeni aerei, come polvere domestica e polline (circa 44 %), possono causare vulvovaginite allergica. I sintomi tipici includono prurito vulvare, bruciore e gonfiore, soprattutto durante la primavera o l’estate, quando i pollini sono più presenti.
Meccanismi immunitari locali
Non si tratta solo di allergie sistemiche: nel 2013 un articolo su Indian J Dermatol Venereol Leprol ha descritto una ipersensibilità vaginale localizzata, con IgE specifiche presenti solo nella mucosa vaginale, non nel sangue. Questo meccanismo può aumentare la predisposizione a vaginiti ricorrenti, anche in assenza di infezioni comuni.
Polline come trigger di disturbi pelvici
Non solo irritazione locale: uno studio della Journal of Urology ha dimostrato che nei casi di sindrome del dolore pelvico cronico (UCPPS), i giorni a media o alta concentrazione di polline aumentano del 22 % il rischio di flare-up e del 33 % in chi ha allergie. Il meccanismo probabile? Mediatori infiammatori come istamina e mastociti.
Come riconoscere l’allergia della vagina al polline?
In presenza di prurito, bruciore, gonfiore se i tamponi antifungini o gli antibiotici non risolvono il problema, può trattarsi di vaginite allergica. L’allergologo potrebbe prescrivere una skin prick test, che in molti studi risulta utile per identificare allergeni come polline, acari, lieviti o lattice.
Terapie e prevenzione
Ecco i suggerimenti degli esperti per trattare la vaginite allergica:
- Antistaminici orali: molti sintomi migliorano con farmaci come loratadina o cetirizina.
- Immunoterapia specifica (es. estratti di polline).
- Evitare irritanti vaginali: prodotti profumati, lubrificanti con parabeni o lattice.
- Patch test e test allergologici: utili per identificare sensibilità a fragranze o prodotti intimi .
- Modifiche stagionali: tenersi informate sulle previsioni del polline e usare antistaminici già prima del picco.
Quando rivolgersi allo specialista?
Ecco i casi in cui è meglio consultare un ginecologo:
- I sintomi ritornano nonostante trattamenti convenzionali o se compaiono regolarmente nella stessa stagione
- Si associano a sintomi allergici (starnuti, eritema cutaneo, raffreddore)
- Per un percorso completo, chiedi anche la visita con un allergologo, che può includere test specifici e valutare l’immunoterapia.