Psicologia

Perché abbiamo paura? E perché alcuni hanno più paura di altri?

Cosa succede nel nostro cervello? Come reagisce il corpo? Perché c'è chi si spaventa molto davanti un film horror e chi invece per niente? Tutte le risposte

Perché abbiamo paura? La risposta è più complessa di quanto si possa pensare, anche se questo complesso sistema di sentimenti ed emozioni accomuna tutti gli esseri viventi. È una reazione biologica utile che serve a proteggerci dai pericoli esterni e interni. Il problema è che non sempre riusciamo a distinguere i pericoli reali da quelli percepiti.

Perché abbiamo paura: cosa succede nel nostro cervello?

La parte del cervello che si attiva con la paura è l’amigdala. Si tratta di due strutture a forma di mandorle che si trovano nel lobo temporale mediale dei due emisferi cerebrali. Una volta che riconosciamo una minaccia entrano in gioco gli ormoni dello stress, che vengono rilasciati a profusione. A questo punto si accende il sistema nervoso simpatico, che regola le nostre reazioni di fuga o di attacco.

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Parte razionale collabora con la parte emotiva… o perlomeno dovrebbe collaborare

Contestualmente la corteccia prefrontale e l’ippocampo cercano di capire cosa stia succedendo. In parole povere la parte razionale del cervello spiega a quella emotiva se ci troviamo di fronte a un pericolo vero o solo percepito. Nel primo caso la situazione non cambia, nel secondo si torna alla normalità. È quello che ci capita quando ci spaventiamo perché una persona ci spaventa, ma capiamo ad esempio che è un amico che si era solo nascosto.

Perché abbiamo paura: i cambiamenti nel nostro corpo

Entriamo in uno stato d’allerta, il respiro si accelera insieme al battito cardiaco e al flusso sanguigno. Arrivano più zuccheri nei muscoli per prepararli alla fuga o alla lotta. Le pupille si dilatano. Tutti gli organi non vitali, come ad esempio l’intestino, riduce drasticamente la sua attività. In pratica il corpo tralascia le sue funzioni per concentrarsi su come affrontare il pericolo.

Il ruolo dell’esperienza

In questo ambito entra in gioco l’esperienza. È normale ad esempio avere paura delle api, se nel passato ne siamo stati punti e abbiamo avuto una importante reazione allergica. Un po’ come la gazzella che impara ad avere paura del leone. È il meccanismo che ci prende anche davanti alle malattie più gravi. Tutti noi abbiamo esperienza di familiari o amici che hanno sofferto per patologie importanti.

Perché alcune persone si spaventano molto vedendo un film horror e altre no?

Ancora una volta qui entra in gioco la capacità di trovare un equilibrio. È la grande differenza con il mondo animale. Nel caso specifico la paura può distrarci da molte nostre preoccupazioni. Chi è in grado di distinguere bene tra pericolo reale e pericolo percepito può sentirsi sollevato dall’essere al sicuro. Quindi eccitazione per la paura, controllata però dal cervello che sa perfettamente che in realtà non c’è pericolo vero.

Chi invece non riesce a trovare l’equilibrio tra la parte razionale e quella emotiva può sperimentare un’agitazione eccessiva, che non gli fa godere la visione del film. Vive lo stimolo della paura dato dal film come reale.

Per il motivo opposto anche chi ha una parte razionale troppo sviluppata rispetto a quella emotiva non si divertirà a vedere una pellicola dell’orrore, perché si annoierà.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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