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La salute dell’intestino dipende dal proprio microbiota

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Se è vero che il Covid, l’isolamento e la quarantena hanno messo a dura prova l’intestino degli italiani, è altrettanto dimostrato che la gravità dei sintomi con i quali il virus attacca un individuo può dipendere proprio dalle condizioni del suo microbiota intestinale. Non tutti sanno infatti che un intestino in salute è essenziale per il buon funzionamento del sistema immunitario. Circa l’80% delle cellule di difesa dell’organismo si trova proprio nell’apparato gastrointestinale e come hanno dimostrato alcune recenti ricerche esiste una stretta correlazione tra le condizioni intestinali e l’infezione da SarsCov2.

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Rimettere “in forma” il proprio microbiota: come?

Non bisogna saltare i pasti per perdere peso e dimagrire più velocemente, è sbagliato e controproducente. Quando si salta un pasto avviene un fisiologico calo di zuccheri nel sangue che porta il cervello a desiderare carboidrati per mantenere gli zuccheri a valori normali. Arrivare al pasto successivo con una fame eccessiva ci spingerà a mangiare più del dovuto, inoltre è più salutare consumare pasti leggeri e frequenti durante la giornata che concentrare tutto l’apporto calorico tra pranzo e cena. Per il nostro organismo, l’orario ideale per cenare è intorno alle 18.30/19, considerando che lo stomaco per svuotarsi completamente impiega circa 3/4 ore.

Lo sport è sempre un’ottimo alleato contro le malattie cardiovascolari

Le linee guida dell’OMS consigliano agli adulti di svolgere durante la settimana un minimo di 2 ore e mezza di attività fisica aerobica che richieda uno sforzo fisico di intensità moderata come camminare a passo svelto o ad esempio andare in bicicletta. Basterebbero quindi 20/30 minuti al giorno, ogni giorno, per ridurre i rischi di malattie cardiovascolari, di cancro al colon, al seno ed evitare la depressione. In presenza di disturbi o patologie e su indicazione del professionista che deve comunque preliminarmente diagnosticare la situazione e individuare il motivo che ha generato un determinato sintomo che potrebbe essere la stipsi, il dolore e il gonfiore addominale e la dissenteria, può essere utile assumere dei prebiotici, meglio se in fibre solubili che vengono digerite più facilmente dai nostri enzimi.

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