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11 settembre: le ripercussioni sulla salute dei soccorritori

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

11 Settembre: le ripercussioni sulla salute del soccorritori

Sabato 11 settembre ricorre l’anniversario del crollo delle Torri Gemelle e a distanza di 20 anni dagli attacchi terroristici si scopre che il fumo, la nube e le polveri che hanno impregnato per giorni l’area di Manhattan hanno avuto un influenza sulla salute dei soccorritori: molti di loro infatti, volontari o operatori di soccorso e recupero, oggi devono fare i conti con lo sviluppo di una broncopneumopatia cronica ostruttiva anche nota come BPCO, spesso a seguito di una diagnosi di asma.

Gruppo San Donato

Lo studio

Il dato arriva da uno studio presentato al Congresso Internazionale European Respiratory Society (ERS) su un gruppo di lavoratori esposti a fumo e polvere: lo studio si è basato su 18mila lavoratori e volontari che sono accorsi sul luogo dell’attentato dopo il crollo per soccorrere i feriti.
Ognuno di loro ha preso parte ad un test di spirometria per misurare la propria salute polmonare in almeno due occasioni tra il 2002 e il 2018. Il test è infatti in grado di valutare quanta aria è possibile espirare in un respiro forzato e permette quindi di diagnosticare la BPCO e dell’asma. I dati delle spirometrie sono stati confrontati con il giorno di arrivo sul luogo del crollo e abbinati ad altri fattori che possono influenzare direttamente la salute dei polmoni, come età dei lavoratori, l’abitudine al fumo e il peso.
I risultati hanno mostrato che i lavoratori che sono intervenuti sul posto nei primi due giorni quando fumo e polvere erano ai massimi livelli, avevano maggiori probabilità di avere una funzione polmonare più scarsa e il 30% di rischio in più di sviluppare una broncopneumopatia cronica ostruttiva. Lo studio, dicono gli esperti, pone l’accento su quanto siano importanti monitorare a distanza di anni la salute degli operatori di soccorso che intervengono quando si verificano dei disastri soprattutto crolli e incendi che possono generare nubi tossiche e fumo per giorni.

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