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10 Ottobre: Giornata mondiale della salute mentale

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

In occasione della giornata mondiale della salute mentale che si celebra il 10 ottobre accendiamo i riflettori su queste condizioni soprattutto perché il rapporto tra salute mentale e il Covid19 è tra i più discussi da quando è esplosa la pandemia. Più che una conseguenza dell’infezione si tratta dell’impatto che le forti limitazioni hanno determinato sulla salute delle persone, già da subito infatti psicologi e psichiatri hanno lanciato l’allarme sul possibile arrivo di una pandemia di malattie mentali, infatti si parla di pandemia emozionale.

Gruppo San Donato

Le categorie più a rischio tra gli adulti sono proprio i medici, gli OSS e gli infermieri: sono tantissimi casi di stress lavorativo e di sindrome di burn out per aver lavorato troppo in condizioni particolarmente difficili. Un’indagine internazionale ha confermato che ormai due su tre hanno i sintomi dell’esaurimento da stress lavorativo.

Uno studio svolto dall’Università di Oxford ha analizzato le cartelle cliniche di più di 200.000 pazienti di Covid, dopo la guarigione e uno su otto ha sviluppato sintomi neurologici o psichiatrici. I più a rischio sono coloro che sono stati ricoverati in ospedale e anche chi si è curato a casa comunque a spesso stati d’ansia che possono essere considerati di un certo rilievo.
Stanno ora arrivando anche numerosi studi che confermano quanto era stato profetizzato dagli esperti. L’ultima novità in ordine di tempo riguarda gli adolescenti: oltre un teenager su sette convive con un disturbo mentale diagnosticato, ma il numero è decisamente sottostimato. I numeri parlano infatti solo di quelli che hanno ricevuto una diagnosi vera e propria, ma sono quindi molto più grandi e da quando c’è la pandemia, nello specifico, è raddoppiato tra gli adolescenti il numero di tentati suicidi. C’è stata inoltre un’impennata di richieste di aiuto e ricorsi a specialisti della salute mentale.
I dati di queste ricerche confermano anche che il problema della salute mentale inizia a riguardare anche le fasce della popolazione più giovane, i bambini, che soprattutto da quando è scoppiata la pandemia, hanno iniziato a sviluppare sintomi non indifferenti come ad esempio la mancanza di sonno.
La salute mentale degli italiani ma non solo è stata messa a dura prova ovviamente dall’infezione di Covid19 e questo inizia a vedersi proprio adesso che stiamo lentamente uscendo dalla pandemia.

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