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Pronto il robot chirurgico low cost, è basato su Linux

Anche per i robot chirurgici sta per iniziare l'era dell'open source: i primi sette esemplari di Raven II, il dispositivo messo a punto dalla Washington University di Seattle, sono stati consegnati ai principali centri di ricerca degli Stati Uniti, che ne stanno testando le capacità.

Anche per i robot chirurgici sta per iniziare l’era dell’open source: i primi sette esemplari di Raven II, il dispositivo messo a punto dalla Washington University di Seattle, sono stati consegnati ai principali centri di ricerca degli Stati Uniti, che ne stanno testando le capacità.

Il progetto, spiega il blog dei ricercatori, è iniziato nel 2005, con la prima versione del robot che ora è stato reso più leggero e più agile. Comandato da un software basato su Linux, il dispositivo costa appena 250 mila dollari, è molto più piccolo e leggero del suo concorrente diretto, il robot Da Vinci, che invece ha un prezzo di 1,8 milioni di dollari, e verrà sviluppato congiuntamente da tutti coloro che ne faranno richiesta: «I vari gruppi studiano ognuno una parte dei problemi del sistema – spiega Blake Hannaford, a capo del progetto, al sito Popular Mechanics – e lavoreranno ognuno sulle scoperte dell’altro, senza dover reinventare la ruota ogni volta».

Gruppo San Donato

Al momento l’unico robot chirurgico sul mercato è il Da Vinci, di cui sono stati consegnati 2 mila esemplari in tutto il mondo e che effettua incirca 200 mila interventi l’anno, soprattutto isterectomie e rimozioni di prostata. Fra i gruppi che hanno ricevuto un esemplare di Raven II c’è quello di Rob Howe dell’università di Harvard, che lo sta studiando per applicarlo nelle operazioni al cuore.

Fonte Ansa

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