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Paolo Rotelli: «La sanità in un’App diventa smart»

Il giovane presidente del gruppo San Donato racconta la sua visione di una sanità più facile che punti alla prevenzione e anche alla ricerca

Investimenti per 50 milioni per un nuovo polo dell’emergenza e dell’alta specializzazione e altri 70 milioni di euro ogni anno in ricerca. Ma anche il potenziamento del marchio, rendendo la sanità più accessibile e smart. Ha le idee chiare Paolo Rotelli, giovane presidente del primo gruppo ospedaliero in Italia e tra i più importanti in Europa, costituito da 18 ospedali di cui tre – Policlinico San Donato, Ospedale San Raffaele e Istituto ortopedico Galeazzi di Milano – sono Irccs, cioè Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Ventisei anni, una laurea in Management Interculturale, conseguito al prestigioso Science Po di Aix en Provence in Francia, Rotelli sta portando tutta la sua freschezza di nativo digitale, unendola alla capacità manageriale classica. 

«È essenziale per un ospedale fare ricerca – spiega Rotelli – perché la medicina conosce ancora molto poco dell’essere umano. Un ospedale ha come missione quella di curare le persone e dovrebbe farlo con il meglio delle tecnologie e delle conoscenze esistenti, ma ha anche gli strumenti giusti per fare ricerca».

Gruppo San Donato

Il gruppo sta puntando molto sulla formazione, anche per fare business, vendendo all’estero i format didattici di eccellenza. Tra i progetti quello di aprire un centro che colleghi Milano a Dubai, dove un chirurgo possa – come ha spiegato a Capital – illustrare un intervento complesso a distanza e i medici locali possano seguirlo con un sistema multimediale avanzato, come se fossero in Italia. E poi il fiore all’occhiello di questo settore: il lancio di Science Focus On You, grande progetto di divulgazione scientifica, affidato a Gianvito Martino, capo del dipartimento di Neuroimmunologia del San Raffaele di Milano. L’obiettivo è quello di promuovere l’educazione sanitaria e alimentare nelle scuole.

Il cambiamento generazionale è evidente anche nell’idea della sanità smart dove tutto diventa più semplice grazie all’utilizzo del web e delle App. L’intenzione è quella di rendere facile e veloce prenotare una visita medica come quando si acquista un biglietto aereo. In poche parole, usare un’App al posto dei centri di prenotazione Cup, con cartelle cliniche elettroniche uguali in tutti gli ospedali del gruppo, cosicché – come ha spiegato Paolo Rotelli in una intervista al quotidiano Il Giornale – ovunque si trovi il paziente possa essere rapidamente riconosciuto da tutti i medici. È già stata aperta una smart clinic in un centro commerciale di Bergamo. Tempi più veloci, niente code: insomma la clinica come un percorso nella vita di tutti i giorni.

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