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L’importanza dell’automonitoraggio nel diabete

«Anche il controllo è una terapia», racconta Maria Luigia Mottes, presidente dell'associazione Clad, a margine della conferenza di presentazione dei due nuovi glucometri di Sanofi. «L'educazione all'automonitoraggio della glicemia permette ai diabetici una migliore gestione della propria malattia».

«Anche il controllo è una terapia», racconta Maria Luigia Mottes, presidente dell’associazione Clad, a margine della conferenza di presentazione dei due nuovi glucometri di Sanofi. «L’educazione all’automonitoraggio della glicemia permette ai diabetici una migliore gestione della propria malattia».

Da tempo gli esperti consigliano il monitoraggio continuo dello stato di glicemia da parte di chi soffre di Diabete. In particolare «l’autocontrollo quotidiano (almeno 3-4 controlli/die) è indispensabile per la persona con diabete tipo 1 in terapia insulinica intensiva e utile per la persona con diabete tipo 2 insulino-trattato», spiega Paolo Di Bartolo, responsabile del Dipartimento di Malattie Digestive e Metaboliche alla Ausl di Ravenna.

Gruppo San Donato

Alcuni studi molto recenti dimostrano che aggiustare la terapia insulinica permette un miglior controllo glicemico oltre che di ritardare l’insorgenza e la progressione delle complicanze, come le retinopatie. «È fondamentale», prosegue Mottes «la scelta del corretto glucometro in base alle proprie esigenze: si tratta di un oggetto personale che deve vestirsi addosso al paziente». Così spiega Di Bartolo «è necessario considerare chi utilizzerà il glucometro? La sua età (bambino, adulto attivo, persona anziana), la sua abilità e manualità, gli elementi relativi alla vita della persona (lavoro, hobby e attività sportiva) e, da ultimo il tipo di diabete e terapia».

I due prodotti presentati da Sanofi si rivolgono a persone differenti, Ibgstar essendo un apparecchio da collegare ai prodotti Apple si rivolge ai giovani e alle presone più trendy, mentre Bgstar strizza l’occhio agli utilizzatori più tradizionali, ma utilizzano lo stesso principio di funzionamento, l’elettrottrochimica dinamica. Solitamente i glucometri misurano la glicemia inviando un segnale elettrico attraverso un campione di sangue.

Tale segnale viene poi ricetrasmesso al glucometro sotto forma di segnale di uscita per essere elaborato in un valore numerico che rappresenta la glicemia. L’elettrochimica dinamica è l’evoluzione di questa tecnica e offre un numero maggiore di informazioni utili a una terapia personalizzata.

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