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Le persone con tumore vogliono partecipare alle decisioni in materia di salute

In occasione della Giornata mondiale contro il cancro, il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” ha riunito le 45 Associazioni di pazienti oncologici che fanno parte del Gruppo e l’Intergruppo parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro” con il quale lavora fianco a fianco. L’obiettivo? Mettere in campo proposte fattibili e sostenibili per umanizzare le cure con interventi psico-sociali che migliorino la salute e la qualità di vita dei malati e favoriscano una presa in carico globale della persona affetta da tumore.

«Ringraziamo tutti coloro che in questi anni ci hanno sostenuto nella lotta portata avanti per tutelare i diritti fondamentali dei pazienti» commenta Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna e Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. «In questi dieci anni abbiamo visto crescere la sensibilità delle istituzioni verso il tema del cancro e soprattutto verso i bisogni dei malati e delle loro famiglie e ciò non era per niente scontato».

Gruppo San Donato

Le persone con tumore vogliono partecipare alle decisioni in materia di salute

Per l’occasione tutte le forze politiche hanno rinnovato il loro impegno a sostenere le istanze del Gruppo: in primo piano una proposta di legge per la partecipazione delle Associazioni ai tavoli decisionali in materia di salute. A questo scopo il Gruppo sta preparando i suoi rappresentanti con il primo Corso di perfezionamento in Italia in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia. Il Corso ha l’obiettivo di fornire le conoscenze tecniche e gli strumenti pratici necessari per condurre attività di advocacy ed essere parte attiva nel ridisegnare la Sanità di domani.

La Giornata è stata anche l’occasione per presentare una nuova adesione al Gruppo: si tratta di “Dance for Oncology”, associazione creata da Carolyn Smith, ballerina, coreografa e paziente oncologica, per condividere gli effetti positivi del ballo con chi sta vivendo la sua stessa situazione. «La mia formazione mi è stata di grande aiuto e per questo desidero condividere la mia esperienza con chi sta vivendo la stessa situazione» spiega Smith. «Gli effetti positivi del ballo sono indiscutibili e vanno bene per donne e uomini di tutte le età e con percorsi oncologici differenti. Un modo per aiutare a ritrovare spensieratezza, energia e nuove amicizie».

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