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Farmaci, addio! Me lo ha consigliato la tv (e non il medico)

In Australia un programma tv ha criticato le statine: 60 mila persone hanno subito smesso di prenderle

Oltre 60 mila persone hanno cestinato le statine non per suggerimento del medico di fiducia bensì per le parole ascoltate in tv. Accade in Australia dove un team dell’Università di Sydney si è addirittura ‘scomodata’ per quantificare il potere del media sul pubblico dopo che la Abc ha messo in onda una mini-serie in cui venivano criticate le terapie per abbassare il colesterolo.

Pubblicati in questi giorni sulla rivista Medical Journal of Australia, i dati raccolti dai ricercatori svelano l’enorme impatto della tv sull’opinione pubblica: da quando sono state trasmesse le due puntate del programma scientifico ‘Catalyst’ nell’ottobre del 2013 è stato registrato un calo di 14 mila pazienti ad alto rischio cardiovascolare che ogni settimana hanno interrotto o diminuito l’assunzione delle statine. «Se questo fenomeno continuasse nei prossimi 5 anni, potrebbe provocare tra i 1.522 e i 2.900 attacchi di cuore prevenibili e potenzialmente fatali», avvertono gli autori della ricerca. «L’impatto del programma non è stato solo immediato ma di lunga durata: l’erogazione di statine è stato significativamente inferiore rispetto alle attese per l’intero periodo post-trasmissione che abbiamo preso in considerazione, pari a 8 mesi. Non è chiaro per quanto tempo questo cambiamento durerà». Il fatto confermerebbe una verità nota, che la tv e altri mezzi di informazioni possono dirottare l’opinione pubblica in modo rischioso e l’incapacità spesso di prevedere le reali conseguenze sugli spettatori. Dal canto suo la Abc, a fronte dell’inaspettato impatto del messaggio mandato in onda, ha rimosso dal proprio sito le due puntate controverse.

Gruppo San Donato

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