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Dolore cronico? Fino al 13 giugno l’osteopata è gratuito

Grazie al progetto Cronos, dal 7 al 13 giugno i pazienti cronici potranno essere visitati gratuitamente da oltre 550 osteopati in tutta Italia

Asma bronchiale, dolori mestruali, disfonia, vulvodinia. L’osteopatia non serve solo a trattare il male che colpisce la schiena o il collo (le più comuni cause di consulto osteopatico), ma anche tante altre tipologie di dolore cronico con una componente muscolo-scheletrica. Da qui il progetto Cronos, Cronicità e Osteopatia, promosso dal Registro degli osteopati d’Italia (Roi) con l’obiettivo di informare i cittadini sul supporto che l’osteopatia può offrire ai pazienti con una o più patologie croniche.

Come prenotare la visita gratuita

Dal 7 al 13 giugno oltre 550 osteopati del registro nazionale offriranno una prima visita gratuita ai pazienti cronici di tutta Italia. Per prenotarla è sufficiente scegliere lo specialista più vicino e aderente al progetto. Il loro elenco, con una mappa interattiva, si può trovare sul sito dell’iniziativa, nella sezione “Come partecipare”. Una volta effettuata la scelta, i pazienti potranno contattare direttamente l’osteopata, chiamando il numero che gli sarà inviato via mail una volta compilato il modulo con i propri dati.

Gruppo San Donato

A spiegare come l’osteopatia può contribuire a trattare alcune diffuse patologie croniche sono anche i pazienti che nell’area Testimonianze. Per ogni patologia, un osteopata del Roi spiega (in un breve video) come e perché l’osteopatia può rappresentare una risposta terapeutica.

I numeri del dolore cronico

«Sono oltre 24 milioni gli italiani che attualmente convivono con malattie croniche» fa sapere Paola Sciomachen, presidente del Roi. «L’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che oltre l’80% della spesa pubblica per la salute è indirizzato alle cure e alla gestione del paziente cronico».

«Inoltre, entro il 2050 si stima che in Europa la speranza di vita aumenterà fino a quasi 81 anni» continua l’esperta. «L’incidenza della cronicità è strettamente connessa all’allungamento della vita media. E pertanto è destinata a crescere. In questo scenario l’osteopatia vuole sottolineare di poter essere una risposta terapeutica, perfettamente inserita nel Sistema sanitario nazionale».

Il dolore cronico colpisce soprattutto le donne

Secondo uno studio epidemiologico realizzato nel 2019 Lattanzio Monitoring & Evaluation per il Roi e condotto su un campione di 770 osteopati, la maggioranza dei pazienti che si rivolge a un osteopata riferisce disturbi cronici, ha un’età media compresa tra i 50 e i 55 anni e tra questi il 63% sono donne.

Inoltre, il 65% degli osteopati intervistati ha assistito a un aumento esponenziale dei pazienti con cronicità tra il 2017 e il 2019. Per gli osteopati italiani, gli specialisti e il medico di medicina generale costituiscono il 26% della fonte di invio dei pazienti presso il proprio studio.

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