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Alessia Marcuzzi: a volte ho la faccia così gonfia…

«Certe mattine mi sveglio con borse sotto gli occhi che fanno paura. Colpa della microcircolazione. Ne ho parlato col dermatologo e lui mi ha insegnato come risolvere il problema»

«A volte ho la faccia gonfia, con borse sotto gli occhi da paura», racconta Alessia Marcuzzi. «Ma no che non ho un amante manesco! La colpa è tutta quanta della microcircolazione, ha detto il mio medico. Fatta la scoperta, sono passata al contrattacco».
Ecco la confessione della conduttrice del Grande fratello a OK e, a seguire, un approfondimento del dermatologo sui problemi della microcircolazione.

«È incredibile: anche adesso, mi guardo la gamba e ci trovo un livido così! Tranquilli, non mi picchia nessuno…
Mi prendono sempre tutti in giro, ma non ho un amante manesco e non sono nemmeno scoordinata: voglio dire, non mi vengono i vari ematomi perché inciampo su me stessa e cado a ogni piè sospinto.

Gruppo San Donato

Sono problemi di microcircolazione, me l’ha detto il medico. Premo un dito e mi compare una chiazza bianca per alcuni secondi, anche con una lieve botta mi spunta subito un cerchio nero e, se mi danno un pizzicotto sul braccio, mi restano i segni violacei per una settimana. Il fatto è che i miei capillari sono fragilissimi, quasi basta che respiri perché si rompano… Non è una malattia grave, per carità, lo so, è un fatto costituzionale. Però gli effetti collaterali della cattiva microcircolazione a volte sono fastidiosi.

Per fortuna ci sono i massaggi
I tacchi alti, per esempio. Per me sono deleteri. Se resto in piedi per tanto tempo, e col mio lavoro capita, compaiono gli stessi sintomi di quando faccio un lungo viaggio in aereo: le caviglie si gonfiano e le gambe diventano pesanti. Per avere un po’ di sollievo devo sollevarle per almeno dieci minuti.

Per fortuna, ho scoperto il massaggio circolatorio: quella seduta settimanale di un’ora mi salva. Appena mi rialzo dal lettino del terapista, sento le energie che tornano e le gambe diventare leggere. È un po’ come nuotare nel mare, e io il mare lo adoro, perché l’estate rinasco. Fin da piccola era una lotta per farmi uscire dall’acqua, il mio elemento naturale. Mi fa proprio bene: i muscoli si tonificano, aumentano di elasticità e i piedi finalmente volano.

Anche il viso migliora. Già, perché l’altro handicap della microcircolazione sballata sono le borse. Guai se la sera prima di una trasmissione consumo cibi salati! Con i miei problemi, sfiderei il più bravo truccatore o direttore della fotografia a camuffare i gonfiori che mi vengono sotto gli occhi.

Seguo i consigli del mio dermatologo. Anche perché io ho la pelle del viso e del collo delicata e irritabile. Dovete sapere che non sono una vera bionda (potere delle tinture!); io sono una rossa naturale, chiara di carnagione e con le lentiggini. Tutta mio padre, triestino con origini scozzesi. Ma ormai ho imparato a proteggere l’epidermide. Prima di andare in onda, ho una specie di rito. Metto sul viso una maschera super idratante per 20 minuti, con effetto tensore; soltanto dopo mi sottopongo al trucco. 

Poi c’è un altro stratagemma: bere tantissimo. All’inizio si fa fatica, ma è solo questione di abitudine. E ora porto sempre con me una bottiglia di acqua… Ma anche una borsa piena di cose da mangiare. La mia è una regola ferrea: fare spuntini più volte al giorno, nell’intervallo tra i pasti.

Chi non mi conosce bene, all’inizio rimane un po’ spiazzato. Almeno ogni due ore, anche in diretta, nelle pause pubblicitarie, autori e produttori assistono alle mie merende a base di meringhe (le adoro!), bresaola, fesa di tacchino, tonno e yogurt.

“Ma quanto magna la Marcuzzi?”
La mia borsa sembra quella di Mary Poppins, da cui estraggo di tutto. “Ma quanto magna la Marcuzzi?”, è il tormentone che ha accompagnato tutte le riprese sul set di Carabinieri. Il motivo è la gastrite che mi perseguita. A scuola, dopo ore di lezione ferma nel banco senza toccare cibo, appena suonava la campanella restavo sdraiata sulla cattedra in posizione fetale per calmare le fitte allo stomaco.

Spizzicando riesco a tenere a bada i succhi gastrici. Ancora oggi, se sto per più di due ore senza sgranocchiare qualcosa, mi viene una pancia che sembro incinta.
Ecco, proprio la gravidanza mi ha aiutato a migliorare la gastrite. Durante i primi mesi, ho iniziato a prendere confidenza con cibi che prima non mi concedevo per stare attenta alla linea e che ho scoperto fanno placare quel maledetto bruciore alla bocca dello stomaco. La pasta, per esempio, prima per me era tabù.

Spaghetti anche quattro volte al giorno
Aspettando Tommaso, invece, ho preso a mangiare spaghetti al pomodoro anche quattro volte al giorno. E da allora ho scoperto che mi fanno stare bene e mi fanno pure gonfiare meno del riso. Certo, ancora oggi mi scordo verdure cotte, pomodori con la buccia e melanzane, ma per il resto non mi privo di nulla. La bilancia? Basta stare attenti alle quantità».

Alessia Marcuzzi (testo raccolto da Angelica Fontana nel maggio 2006 per OK La salute prima di tutto)
IL DERMATOLOGO DI ALESSIA MARCUZZI SPIEGA
«Alessia Marcuzzi, che è una mia paziente, soffre di disturbi legati a una cattiva microcircolazione, a livello cioè dei piccoli vasi sanguigni», racconta il dermatologo Antonino Di Pietro (puoi chiedergli un consulto). «Il problema riguarda soprattutto le donne: è molto diffuso e spesso si verifica per una predisposizione familiare». Ecco le conseguenze più comuni, descritte da Di Pietro.
Ritenzione idrica. Se i capillari perdono elasticità, fanno fuoriuscire, attraverso le pareti porose, la parte più liquida del sangue. Il siero, composto per più del 90% da acqua, si raccoglie nei tessuti adiposi superficiali formando un edema (cioè un rigonfiamento). Il grasso intriso di liquidi può sclerotizzarsi e dare origine alla cellulite. Rimedi? L’attività fisica fa riassorbire gli edemi. Utile anche una dieta povera di sale e ricca di acqua. Consigliabile il linfodrenaggio, che agisce sulle zone soggette a ritenzione idrica.
Fragilità capillare. In persone predisposte bastano minime pressioni a provocare la rottura dei capillari e la fuoriuscita di sangue, che compare in trasparenza, blu, sotto la pelle. Fa bene mangiare in abbondanza frutti di bosco, ricchi di flavonoidi. Pomate alla vitamina K, applicate dopo i microtraumi, riducono al minimo le ecchimosi.
Borse sotto gli occhi. Si formano perché dai capillari della zona, durante la notte, fuoriesce siero che va a depositarsi nel grasso che circonda gli occhi. La colpa può essere un cuscino troppo morbido: dormire con la testa sul materasso o quasi favorisce un accumulo di liquidi (per effetto della forza di gravità). Ben vengano uno o due cuscini. Utile anche inserire due pedine da dama sotto i piedi del letto, dalla parte della testa, per favorire il deflusso dei liquidi verso i piedi».

 

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