
Presto arriverà il test del sangue per la diagnosi della celiachia. A metterlo a punto un gruppo di esperti australiani che hanno dimostrato che il loro esame ha un alto tasso di accuratezza, anche se il paziente non ha mangiato glutine.
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I numeri della celiachia in Italia
In Italia ci sono ufficialmente 265.102 celiaci, con un 70% di donne e un 30% di uomini. Si stima che il numero totale sia intorno a 600.000, ma circa 400.000 non sono ancora stati diagnosticati. Il dato è in linea con gli altri Paesi occidentali, dove circa l’1% della popolazione convive con la celiachia.
Come si diagnostica ora la celiachia?
Al momento qualsiasi metodo di diagnosi prevede che la persona mangi glutine prima di sottoporsi ai vari esami. La gastroscopia o il test del sangue richiede settimane di assunzione di glutine, che in questi pazienti scatena sintomi come diarrea, gonfiore e dolori addominali. Molte persone evitano di sottoporsi a questi esami proprio per evitare questa situazione.
Nuovo test per la celiachia: lo studio australiano
Lo studio del Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research di Melbourne ha analizzato le potenzialità del nuovo test. Per raggiungere i loro obiettivi i ricercatori hanno analizzato i campioni di sangue di 181 volontari tra i 18 e i 75 anni. Tra di loro 75 persone avevano la celiachia e hanno seguito una dieta senza glutine per almeno un anno, 13 erano celiaci ma non seguivano trattamenti, 32 erano sensibili al glutine, ma non celiaci. Infine 61 erano sani. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Gastroenterology.
Quali sono i risultati?
Gli esperti hanno utilizzato un nuovo sistema diagnostico e hanno mischiato i campioni di sangue al glutine per vedere se il segnale IL-2 apparisse o meno.
I risultati hanno dimostrato una sensibilità del 90%, anche nei pazienti che non mangiavano glutine da un anno. Ora il nuovo test potrebbe arrivare sul mercato entro due anni.
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