Gravidanza

L’uso di antidepressivi in gravidanza non danneggia il cervello del feto

Un'imponente ricerca assolve l'uso di questi farmaci quando si è incinta. Resta invece molto pericoloso non trattare la depressione in gravidanza

Assumere antidepressivi in gravidanza non compromette il futuro sviluppo comportamentale o cognitivo del loro bambino. La notizia è contenuta in un corposo studio che ha seguito per 14 anni quasi 150.000 donne e i loro figli negli Stati Uniti. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA Internal Medicine.

Antidepressivi in gravidanza: i problemi esclusi dalla nuova ricerca

In particolare la ricerca sostiene che l’uso di antidepressivi durante la gravidanza non sia associato a:

Gruppo San Donato

  • autismo,
  • disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD),
  • problemi comportamentali,
  • disturbi dello sviluppo del linguaggio, dell’apprendimento e della coordinazione
  • disabilità intellettive.

Troppe donne interrompono la terapia appena scoprono di essere incinte

Lo studio è particolarmente atteso, perché spesso per preoccupazioni relative alla salute del bambino, le donne interrompevano improvvisamente l’assunzione di questi farmaci non appena la gravidanza viene a conoscenza. Ora le donne che soffrono di depressione o che devono assumere antidepressivi possono stare più tranquille.

Antidepressivi in gravidanza: fondamentale il confronto medico-paziente

“I risultati di studi precedenti su questo argomento avevano presentato risultati contrastanti. La nostra ricerca ha seguito un numero molto ampio di donne per un lungo periodo di tempo. Riteniamo che il nostro studio offra uno strumento chiaro per aiutare i pazienti e gli operatori sanitari a prendere decisioni terapeutiche in gravidanza”. Elizabeth Suarez è primo autore dello studio.

“Riteniamo che questi risultati – ha aggiunto – siano rassicuranti quando si tratta di preoccupazioni sui potenziali effetti sugli esiti dello sviluppo neurologico nei bambini. In particolare per le diagnosi che potrebbero essere di maggiore preoccupazione per i genitori in attesa come il disturbo dello spettro autistico”.

I limiti degli studi precedenti

Numerosi studi nel corso dei decenni avevano invece trovato associazioni tra l’uso di antidepressivi durante la gravidanza e problemi di sviluppo nei bambini, prevalentemente autismo e ADHD. Ma questa ricerca ha messo in discussione la qualità dei lavori precedenti. Molti studi avevano un approccio solo osservazionale e spesso non riuscivano a controllare i fattori che contribuiscono a questi problemi neurologici come l’obesità, le tossine ambientali, l’infiammazione e persino lo stress materno.

Conseguenze importanti se una donna incinta non segue una terapia adeguata

Ma c’è di più. Gli studi precedenti non avevano nemmeno considerato l’impatto che ha su un feto in via di sviluppo, avere una madre con depressione incontrollata, ansia o un altro disturbo psichiatrico. Gli esperti hanno dimostrato conseguenze molto importanti sulla salute del nascituro a causa del mancato trattamento del disturbo mentale di una madre. Occorre anche considerare che una donna depressa può anche saltare le visite prenatali, non mangiare, fare un uso eccessivo di alcol o sigarette.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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