Disabili

Italia… mi si è ristretto il bagno

Sovana è uno splendido borgo nato sulla cresta di una collinetta maremmana, un luogo di pace – soprattutto a fine giugno quando le torme di turisti/unni non sono ancora scesi alla conquista delle località più belle d’Italia. Il suo duomo del Duecento (non accessibile), la sua piazzetta, le quaranta case in tufo che compongono l’abitato meritano una visita. A patto che non soffriate di incontinenza: non esiste nemmeno un bagno aperto al pubblico per fare pipì. Avete ragione chiedo troppo, ma provate a pensare se nella vostra città esistono bagni pubblici e se questi sono poi accessibili a tutti.

Nella settimana trascorsa nel grossetano, tra mangiate a crepapelle e escursioni più o meno accessibili, ho toccato con mano l’assenza di toilette. Lasciando da parte per un momento la disabilità, già mi figuro le mamme con cuccioli al seguito a caccia di un bar per la pipì impellente del figlio. Ma se i normodotati posso ricorrere alla cortesia di baristi consapevoli, le persone disabili – soprattutto se si portano appresso una carrozzina larga oltre 60 cm – non hanno speranze.

Gruppo San Donato

Colpa di un architettura figlia dei secoli le nostre cittadine non dispongono di servizi accessibili e anche quelli ricavati nei locali di ristoro sono spesso troppo piccoli che accogliere un carrozzato. Forse sono stato particolarmente sfortunato, ma ho faticato molto a trovare toilette sull’Argentario, a Roselle, a Grosseto, sul monte Amiata, mentre sono rimasto piacevolmente stupito da Castiglion della Pescaia, altro borgo marittimo affascinane e accogliente. Molti degli stabilimenti balneari sono accessibili e dispongono di bagni attrezzati. Un esempio è il Cancro, uno stabilimento piccolo che offre servizi accessibili, spogliatoi per disabili e una buona cucina di pesce (per un piatto di insalata di mare, carpaccio di tonno e salmone e una birra si spendo una quindicina di euro). Così mentre facevo “una telefonatina”, la mia figliola si è immersa nello splendido mare toscano.

Fuori luogo forse fare paragoni con alcune città americane i cui a ogni piè sospinto trovi un mall o un albergo che mette a disposizione dei bisognosi servizi puliti, accessibili e, soprattutto, con nessuno alla reception che ti guarda male per aver osato chiedere un bagno, ma forse uno sforzo in più per rendere accoglienti le nostre città andrebbe fatto.

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