Disabili

In passerella indossatrici disabili e no

Nadia Delvecchio, 31 anni, di Cesena: «La prima cosa che ti toglie un incidente è la voglia di curarti e pensare a te stessa come prima. La sfilata è una grandissima sfida: niente e nessuno può toglierti la tua bellezza e a volte una debolezza può essere trasformata in un punto di forza, basta volerlo».

Nadia Delvecchio, 31 anni, di Cesena: «La prima cosa che ti toglie un incidente è la voglia di curarti e pensare a te stessa come prima. La sfilata è una grandissima sfida: niente e nessuno può toglierti la tua bellezza e a volte una debolezza può essere trasformata in un punto di forza, basta volerlo».

Gerardina Manzo, campana, ha sfilato anche all’estero: «Prima di ogni altra cosa sono una donna, pur essendo seduta in carrozzina. La femminilità non può essere schiacciata e soffocata dalla disabilità: chi è costretta sulla sedia a rotelle non è malata, ma vive una condizione delicata che non deve pregiudicare la sua sensualità, la sua bellezza e l’amore per se stessa».

Gruppo San Donato

Nadia, Gerardina e altre modelle “in carrozzina” hanno deciso di mettersi in gioco e così, sabato 10 dicembre a Roma, erano sulla passerella insieme alle loro colleghe “sui tacchi”, in una sfilata di moda unica nel suo genere, organizzata da Vertical, Fondazione Italiana per la Cura della Paralisi.?

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