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Mastectomia: quando si può ricostruire il seno?

Negli ultimi anni l’approccio chirurgico nei confronti del tumore al seno ha subito grandi sviluppi e cambiamenti, tra cui la stretta collaborazione tra il chirurgo senologo e il chirurgo plastico, che è di fondamentale importanza

Ricostruire il seno dopo un intervento di mastectomia, un passo delicato ma indispensabile affinché la donna superi paure e insicurezze. Quando si può applicare una protesi definitiva? Abbiamo approfondito l’argomento con il professore Alberto Luini, Senior Consultant Divisione di Senologia Chirurgica Istituto europeo di Oncologia (Ieo) di Milano. È autore dell’e-book “#Senonlosai” (EmmaBooks), che raccoglie le risposte alle domande più frequenti sulla salute del seno.

Ricostruire il seno dopo una mastectomia: di che cosa si occupa l’oncoplastica

La sempre più stretta collaborazione tra il chirurgo senologo e il chirurgo plastico rappresenta uno dei più importanti cambiamenti nel settore della chirurgia del tumore al seno. Una volta il chirurgo plastico interveniva per fare una ricostruzione mammaria quando il chirurgo senologo aveva già fatto una mastectomia. Oggi invece l’approccio chirurgico vede sempre più spesso le due figure collaborare già nel momento della programmazione dell’intervento.

Gruppo San Donato

La collaborazione fa nascere nuove opzioni 

L’oncoplastica consente di poter scegliere l’opzione più adatta per il caso chirurgico che viene affrontato, ma anche di capire meglio quali siano le esigenze della paziente. La donna vuole mantenere l’integrità fisica, ma soprattutto la simmetria corporea che è un aspetto molto importante.
I maggiori centri che trattano neoplasie della mammella vedono il chirurgo senologo e il chirurgo plastico lavorare fianco a fianco. Queste due figure sono alla base della Breast Unit, o Centro di Senologia, nel quale convergono tutte le competenze che girano attorno alla paziente che ha una neoplasia mammaria (oncologo medico, radio terapista, genetista, ginecologo, nutrizionista, patologo, psicologo).

Ricostruire il seno: che cos’è una protesi a espansione?

Che cos’è una protesi a espansioneLa protesi espansiva è una protesi a tutti gli effetti, ma il cui volume viene integrato gradualmente attraverso una valvola che permette di introdurre una soluzione fisiologica. Il vantaggio è di distendere i tessuti in maniera graduale. Questo tipo di protesi si tiene dagli 8 ai 12 mesi, dopo circa un anno si sostituisce con la protesi definitiva. Questa tempistica è legata al fatto che molte pazienti, dopo l’intervento per un tumore mammario, devono sottoporsi a trattamenti chemio o radio terapici. È bene che la paziente completi le terapie e poi sostituisca la protesi provvisoria con quella definitiva. Il vantaggio della protesi espansiva è che distendendo i tessuti in maniera graduale, crea i presupposti per ottenere un miglior risultato quando viene sostituita con quella definitiva.

Protesi definitiva o a espansione

Nel caso la paziente debba subire una mastectomia, già in fase di programmazione dell’intervento si deciderà il tipo di ricostruzione. Se sarà applicata una protesi definitiva oppure se si utilizzerà una protesi a espansione. La scelta dipenderà dalla situazione oncologica, ma anche dalla situazione anatomica che può essere valutata in fase pre-operatoria, o anche durante l’intervento stesso. La scelta tra la protesi a espansione e quella definitiva nasce dal colloquio molto approfondito tra la paziente, il chirurgo senologo e il chirurgo plastico. Viene valutato il caso clinico, la situazione anatomica della paziente, il volume del seno.

Quando si può ricostruire il seno con una protesi definitiva

La tecnica della mastectomia è molto cambiata rispetto al passato. Nella maggior parte dei casi si applica la tecnica Nipple Sparing (in italiano risparmiare il capezzolo, ndr) che consente di conservare tutto l’involucro cutaneo della mammella e anche l’areola del capezzolo.
Il 98% delle pazienti per le quali è necessaria una mastectomia ha una ricostruzione contestuale all’intervento. Nello stesso intervento è possibile correggere la mammella contro laterale in modo da garantire una buona simmetria tra la mammella ricostruita e quella “sana”. Oggi la ricostruzione è un intervento che viene fatto anche in day hospital, con una degenza breve. Ci sono dei seni che possono essere ricostruiti con protesi definitiva anche subito, altri che necessitano della protesi a espansione prima di quella definitiva.

Quanto dura e come ci si comporta nel caso il tumore si ripresenti

La protesi definitiva ha una durata illimitata, non c’è un termine entro il quale bisogna sostituirla. Deve essere controllata regolarmente, con l’ecografia mammaria che consente di verificare lo stato d’integrità della protesi. Se dovesse presentare dei problemi dovrà essere sostituita. Nel caso si presenti una recidiva, s’interviene per asportarla, e si valuterà caso per caso se la protesi potrà rimanere in sede o se dovrà essere tolta o sostituita. Non c’è una regola fissa, dipende dal caso clinico individuale.

Ricostruire il seno con l’autoinnesto di grasso

Sempre più spesso si cerca di ricostruire il seno con un autoinnesto del proprio grasso. Il risultato è decisamente più naturale di quello svolto con la protesi, ma non sono ancora tanti i professionisti capaci di farlo. Serve grande esperienza.

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