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Raccolta differenziata: ecco come smaltire correttamente i rifiuti casalinghi

Tappi di sughero, vaschette in polistirolo, rasoi, tubetti del dentifricio, cotton fioc: se non sai dove buttare questi e altri rifiuti, leggi i nostri consigli

La salute dall’ambiente
è anche la tua

La salute dall'ambiente è anche la tua

Un tappo di sughero, del polistirolo, il cartone del latte, il tubetto vuoto del dentifricio… Quando facciamo la raccolta differenziata, spesso ci troviamo di fronte a oggetti che non sappiamo bene dove buttare. Andrà nella carta, nella plastica o nel sacco dell’umido? In molti casi, per non rischiare di sbagliare, gettiamo tutto nell’indifferenziata, perdendo l’occasione di riciclare correttamente un rifiuto. Un peccato: dopotutto, la nostra salute è legata a doppia mandata a quella dell’ambiente in cui viviamo.

I nostri consigli

In questo articolo vi diamo qualche dritta su come riciclare correttamente alcuni rifiuti (non tutti, soli quelli su cui si hanno spesso dei dubbi) e quindi su come tutelare, indirettamente, anche la vostra salute. Il processo di riciclaggio offre una valida alternativa allo smaltimento dei rifiuti in discarica e permette di ridurre emissioni di gas a effetto serra che hanno un impatto molto negativo sull’ambiente.

Gruppo San Donato

Tappi di sughero

Tappi di sughero

Il sughero è un prodotto ricavato dalla corteccia della quercia da sughero e andrebbe gettato nel sacco dell’umido, se esplicitamente previsto dal sistema di raccolta del vostro comune. In alternativa, può essere buttato nel cassonetto del legno nell’isola ecologica della vostra città.

Vaschette per alimenti

Vaschette per alimenti

Le vaschette in polistirolo per gli alimenti, che ci troviamo in casa dopo aver acquistato il gelato oppure pesce, pollo o altri tipi di cibi al supermercato, va buttato nella plastica, ma deve essere ripulito adeguatamente dai residui di cibo.

Cartoni del latte 

Cartoni del latte

Latte, succhi e alcuni legumi sono venduti in una confezione in cartone, misto di carta, polietilene e alluminio. Di solito queste confezioni si buttano nel bidone di carta e cartone, ma in alcuni comuni questo ancora non avviene e bisogna buttarli nell’indifferenziata.

Siti utili

Per sapere come comportarsi nella propria città esiste un sito molto utile. Si chiama tiRiciclo.it ed è sufficiente inserire il nome della regione e del comune in cui si vive per scoprire se viene fatta la raccolta differenziata di questo materiale e in che modo, scaricando un opuscolo. In quasi tutti i casi, la confezione deve essere prima sciacquata e poi schiacciata. Il tappo? Se è di plastica, buttatelo nella plastica.

Pile

Pile

Se non le differenziamo nel modo giusto, le pile sono altamente inquinanti perché contengono metalli pesanti come il piombo, il cadmio, il cromo e il mercurio. Per smaltirle nel modo corretto cercate l’apposito contenitore nel vostro comune. Spesso si trovano fuori dai supermercati.

Farmaci

Farmaci

Il primo consiglio sui farmaci è di fare attenzione a cosa avete già in casa: il 70% degli italiani non controlla prima di farsi prescrivere un nuovo farmaco. Le medicine vanno smaltite assolutamente negli appositi contenitori, che potete trovare quasi sempre fuori dalle farmacie (se non viene fatto, i farmaci finiscono per disperdersi nell’ambiente e i principi attivi possono essere molto dannosi). Diverso il discorso per confezioni e blister: se le prime sono di carta, andranno nella carta, mentre i blister vuoti possono essere buttati nella plastica. Per quanto riguarda gli integratori, non sono considerati farmaci, quindi possono essere smaltiti nell’indifferenziata.

Cotton fioc

Cotton fioc

Non nel water, ma nell’indifferenziata. Negli ultimi anni qualche azienda produce cotton fioc biodegradabili, ma per ora non ci sono altre modalità per smaltirli.

Tubetto del dentifricio

Tubetto del dentifricio

 

Il tubetto vuoto del dentifricio tendenzialmente può essere smaltito nel sacco della plastica perché si tratta di un imballaggio in plastica, anche se al suo interno rimangono residui di dentifricio. Tuttavia, lo smaltimento di questo rifiuto varia molto a seconda del comune, quindi, prima di buttarlo nella plastica, accertatevi che la raccolta differenziata della vostra città lo permetta.

Capsule del caffè

Capsule del caffè

Esistono sia in plastica che in alluminio ed entrambe andrebbero gettate nel sacco della plastica, a patto che prima vengano ripulite del caffè rimasto internamente. Questo residuo va smaltito nell’umido. Se non togliete l’avanzo di caffè nella cialde, buttate il tutto nell’indifferenziata.

Rasoi

Rasoi

I centri di riciclaggio non accettano i rasoi usa e getta per via della lama, quindi vanno buttati nell’indifferenziata.

Pannolini

Pannolini

In commercio esistono sia biodegradabili che non biodegradabili, ma entrambi vanno gettati nell’indifferenziata perché sono composti da un mix di materiali. Il primo tipo, però, ha tempi di smaltimento molto più brevi.

Prodotti cosmetici

Prodotti cosmetici

Per i cosmetici il discorso varia a seconda del prodotto. Tinte per capelli, smalti o acqua ossigenata andrebbero buttati nei cassonetti di raccolta dei farmaci. Per quanto riguarda i trucchi e i prodotti per la detergenza, invece, i contenitori dovrebbero essere puliti e risciacquati e buttati a seconda del materiale di cui sono fatti, separando come sempre il vetro dalla plastica e dalla carta. Le bottigliette di vetro dello smalto prima di essere gettate devono essere pulite completamente utilizzando l’acetone. Altri prodotti, come lacche per capelli e deodoranti in bomboletta, sia pieni che vuoti, non dovrebbero essere gettati tra gli scarti indifferenziati, ma consegnati presso i punti di raccolta dei rifiuti o presso le isole ecologiche.

Olio vegetale usato

Olio vegetale usato

L’olio utilizzato per cucinare e friggere che avanza nella padella è considerato un rifiuto urbano pericoloso (RUP). Non andrebbe assolutamente buttato nel lavandino o nel water perché danneggia l’ambiente. L’olio vegetale usato andrebbe quindi raccolto in un apposito contenitore e poi buttato nei punti raccolta dell’olio vegetale presenti nel comune di appartenenza. In mancanza, nell’isola ecologica.

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