Benessere

Skincare preadolescenti: quali sono i prodotti adatti?

L'appeal e la facile accessibilità dei contenuti di bellezza sul web possono attrarre utenti sempre più giovani. Ma non tutti i cosmetici vanno bene per la loro pelle

Beauty tutorial, prodotti colorati e confezioni accattivanti: qualunque sia il motivo, sembra che i preadolescenti, generalmente tra i 9 e i 12 anni, mostrino un interesse sempre maggiore per la skincare. Tanto che negli ultimi tempi, su TikTok, è diventato popolare un fenomeno chiamato #sephorakids, associato ai bambini che si recano nelle profumerie per acquistare cosmetici, anche costosi, condividendo talvolta online i video dei loro acquisti.

Oltre all’influenza dei social media, che potrebbero promuovere dei canoni estetici irrealistici, emergono preoccupazioni riguardo alla sicurezza e all’adeguatezza dei prodotti usati in questa fascia di età. Quali sono le precauzioni e i consigli da seguire? Lo abbiamo chiesto a Mariuccia Bucci, dermatologa e Past President dell’ISPLAD (International-Italian Society of Plastic-Regenerative and Oncologic Dermatology).

Gruppo San Donato

Skincare preadolescenti: a cosa prestare attenzione?

«La pelle comincia a cambiare nell’età dello sviluppo, mediamente intorno a 12 anni. Se sta subendo dei piccoli problemi dermatologici come l’alterazione della produzione del sebo, che è legata al cambiamento ormonale e porta alla comparsa di una pelle impura con qualche imperfezione, possiamo suggerire l’utilizzo di determinati presidi per fare in modo che non aumentino. Poi, chiaramente, la pelle di un bambino o di una bambina è più delicata e sottile rispetto a quella di un adulto. Motivo per cui c’è il rischio di causarle delle problematiche, facendo uso di cosmetici inadatti o sbagliati», spiega la dermatologa.

La beauty routine giusta, dalla detersione all’idratazione

«Innanzitutto, non si deve fare una detersione troppo aggressiva. È meglio scegliere dei detergenti adatti per le pelli più giovani, come le mousse delicate contenenti minerali o frazioni di probiotici. Si possono poi usare delle maschere in tessuto che sono indicate per le pelli sensibili, a base di antiossidanti o vitamine. Per la skincare dei preadolescenti vanno bene le creme idratanti con texture leggere e non troppo grasse. Vanno evitate quelle antirughe che potrebbero indurre la formazione di un’acne cosmetica e in presenza di alcune imperfezioni, prediligere i gel cream».

«Inoltre, se le ragazze o i ragazzi hanno la tendenza ad avere qualche punto nero, è possibile utilizzare dei sieri che sono adeguati anche in gravidanza, come quelli a base degli estratti dei semi di cardo mariano che riescono ad agire sui comedoni. Oppure, per l’acne preadolescenziale, ci sono dei sieri a base di acido lattico e acido succinico, che sono molto più delicati rispetto all’acido salicilico. Mentre sarebbe preferibile non applicare i tonici esfolianti».

«Fondamentalmente, è raccomandabile limitarsi a dei prodotti con attivi piuttosto basici. Il retinolo, ad esempio, non è adatto per i preadolescenti, i quali non hanno bisogno di accelerare il turnover cellulare. Questo principio attivo tende a rendere la pelle ancora più sensibile e nel loro caso potrebbe addirittura alterarla. Sconsiglierei anche di usare la vitamina C, visto che è un acido. Magari potrebbe essere utile la niacinamide, sempre in percentuali basse intorno al 4%. Si tratta di una vitamina che non ha un’azione esfoliante, ma può migliorare l’incarnato e le macchie post infiammatorie che possono comparire dopo la guarigione dei brufoletti in caso di pelli impure», continua Mariuccia Bucci.

Come educare i preadolescenti alla skincare

«Esiste la possibilità di fare una giusta beauty routine, con degli ingredienti innocui che non causino irritazioni. Bisogna, semmai, cercare di preparare queste pelli al periodo adolescenziale, in cui si deve fare particolarmente attenzione a non occludere le ghiandole sebacee. Infatti, l’ostruzione dei follicoli può facilitare l’infiammazione della ghiandola sebacea e portare alla formazione dei brufoli».

«Non è certo sbagliato educare i preadolescenti e gli adolescenti alla cura della pelle, se amano fare questi gesti di skincare. L’importante, è sensibilizzarli a non utilizzare inconsapevolmente dei cosmetici inadatti a loro, che possono rovinare la pelle o alterarla nella sua produzione sebacea causando anche prematuramente un’acne. La scelta dei prodotti non deve essere guidata da un’emulazione degli adulti, da un acquisto compulsivo di ciò che si vede sui social media o da un packaging allettante», conclude l’esperta.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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