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Martina Hamdy: «A un passo dalla laurea ho superato gli attacchi d’ansia»

«Con l’inizio dell’università e della mia carriera in tv il mio equilibrio psicofisico è saltato. Per fortuna ho reagito subito e ora gli impegni non mi spaventano più»

È stato il passaggio dal liceo all’università a dare avvio ad attacchi d’ansia e panico. Senza quasi rendermene conto, è come se fossi passata bruscamente dall’età del divertimento e della spensieratezza a quella adulta. Le scuole superiori erano la mia comfort zone, con gli stessi compagni di classe per cinque anni, i medesimi professori, una routine rassicurante. All’università, con la necessità di gestire la preparazione degli esami, le tante ore di studio e gli orali, l’atmosfera si è fatta più difficile da reggere.

Due cambiamenti mi hanno provata

Qualche anno fa l’ambiente nuovo, le maggiori responsabilità, le tante ore in più di impegno (sia in aula che a casa) e dinamiche diverse, a un certo punto hanno creato uno squilibrio psicofisico. Come se non bastasse, poi, avevo anche cambiato lavoro: da modella, abituata a scatti e posati, ero entrata a far parte del cast delle presentatrici del meteo trasmesso sulle reti Mediaset. Non si trattava più di avere a che fare con la macchina fotografica, ma di dover parlare a un vasto pubblico, con la conseguente emozione della diretta. La combinazione di queste due rilevanti novità ha causato una sorta di corto circuito adrenalinico incredibile. Mi sentivo incapace di gestire il turbine di emozioni che erano entrate, di forza, nel mio quotidiano. Il mio corpo ha cominciato a farsi sentire, con forti campanelli d’allarme causati dall’ansia crescente.

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I segnali del corpo

I sintomi erano quelli degli attacchi di panico: un profondo senso di oppressione al petto, quasi come se stessi per soffocare, tachicardia, sudorazione eccessiva (non osavo stringere la mano ad alcuno!), mal di testa improvvisi. Una situazione mai provata prima. Non avendo alcuna intenzione di andare avanti a stare male così, da brava Capricorno ho deciso di reagire e di riottenere quell’equilibrio necessario per vivere in modo corretto le emozioni e, perché no, anche gli ostacoli che mi si ponevano di fronte, giorno dopo giorno. Non era da me farmi condizionare a tal punto da non essere più in grado di gestire le situazioni! Ecco quindi che non ho perso tempo e ho preso subito appuntamento dal mio medico di base, spiegando sintomi, sensazioni, disagi per filo e per segno.

Scarico la tensione con lo sport

La mia dottoressa mi ha tranquillizzata, rassicurandomi del fatto che non era nulla di grave e che, con alcuni semplici accorgimenti, avrei potuto ricominciare a vivere in totale serenità. Diciamo che il primo passo verso la «guarigione» l’ho fatto proprio prendendo coscienza del problema, prima che diventasse un ostacolo insormontabile. Mettendo in pratica i suoi consigli, oggi seguo una dieta equilibrata, evito bevande alcoliche e pasti irregolari e veloci, assumo integratori quando serve e, soprattutto la sera, sorseggio tisane per facilitare il giusto bilanciamento del ritmo sonno-veglia; in più, faccio molta attività sportiva, dalla corsa alla camminata veloce. Proprio lo sport, tra l’altro, mi ha aiutata notevolmente a scaricare la tensione che si accumula durante settimane intense di dirette televisive o in preparazione di esami particolarmente ostici. So che ci sono tanti ragazzi che convivono con problemi come il mio. A loro consiglio di parlarne subito con il proprio medico, così da non lasciare che l’ansia sedimenti troppo fino a diventare insostenibile.

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