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Cani: con il loro fiuto possono scovare alcune malattie

Dal cane che fiuta i tumori a quello che riconosce la presenza di un allergene o veglia sul sonno di un bambino diabetico. Aumentano gli impieghi dei "medical detecor", cioè di cani in grado di fiutare malattie

Li chiamano “medical detector” perché, con il loro fiuto, sono cani in grado di scovare malattie. Attraverso un olfatto sofisticatissimo questi animali sono capaci, dopo un adeguato training, di salvare la vita a bambini e adulti. Avverteno la presenza di tumori, diabete e anche di sostanze che possono provocare reazioni allergiche. Grazie a una dotazione di circa 300 milioni di sensori olfattivi (gli esseri umani ne hanno solo 5 milioni), labrador, spaniel, barboncini e yorkshire terrier, possono capire se c’è qualcosa che non va nell’uomo.

I cani che fiutano malattie devono essere ben addestrati

Il merito delle loro particolari performance è anche degli addestramenti cui vengono sottoposti. I costi sono compresi fra i 7000 euro, per un cane in grado di fiutare il cancro, ai 14.000 euro per prepararlo al diabete.

Gruppo San Donato

Diversi studi confermano queste straordinarie capacità

A confermare le capacità dei cani di fiutare malattie ci sono gli studi pubblicati su prestigiose riviste scientifiche. Il meno recente risale a 10 anni fa. Sul British Medical Journal si dimostrò come fosse possibile addestrare i cani a captare un tumore dalle urine e dal fiato. Allora il successo degli animali si era verificato in 22 dei 54 casi studiati. Ma grazie a nuove tecniche di addestramento «la precisione degli animali, da allora, è aumentata» ha precisato al Daily Mail Claire Guest, autrice dello studio e fondatrice della charity Medical Detection Dogs, responsabile della formazione di circa 70 cani.

Storie di cani che, con il loro fiuto, trovano malattie

Tra le diverse esperienze, quella di Nano, un barboncino che annusa ogni cibo prima che la proprietaria Yasmine possa mangiarlo, per avvertirla dell’eventuale presenza di noci, alle quali la donna è fortemente allergica. Poi c’è Polo, un labrador nero di 4 anni che ogni notte veglia su Gemma, 12enne affetta da diabete di tipo 1 e dunque soggetta a improvvise e pericolose fluttuazioni della glicemia. Si ritiene che i cambiamenti nel corpo possano rilasciare determinati composti nell’urina e nel fiato, che il fiuto di questi cani speciali avverte. Così se i livelli di glicemia della piccola subiscono degli sbalzi, Polo se ne accorge, prende il suo osso giocattolo – segnale speciale – e corre a svegliare i genitori spingendolo contro il loro viso, invitandoli così ad intervenire.

Questi cani aiutano i diabetici

Una sensibilità alle fluttuazioni glicemiche provata anche da un lavoro apparso su Plos One nel 2013, da cui è emerso che 17 pazienti diabetici a cui era stato affidato un cane medical detector godevano di un miglior controllo glicemico, con un numero minore di ricoveri in ospedale.

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