
La dieta mediterranea torna al centro dell’attenzione scientifica. Seguire un’alimentazione basata su frutta, verdura, pesce e olio d’oliva non fa bene solo al cuore, ma sembra avere un ruolo importante anche nella protezione del cervello dall’invecchiamento. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista scientifica JAMA Network Open ha infatti dimostrato che la dieta MIND – una versione della dieta mediterranea studiata appositamente per la salute cerebrale – può ridurre la probabilità di sviluppare una patologia degenerativa legata alla perdita di memoria e alla demenza.
In questo articolo
Cos’è la dieta MIND e come funziona?
La dieta MIND (acronimo di Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay) nasce dall’unione tra due regimi alimentari già noti:
- la dieta mediterranea, ricca di alimenti vegetali, legumi, cereali integrali, pesce e olio extravergine di oliva;
- la dieta DASH, sviluppata per ridurre l’ipertensione attraverso un apporto controllato di sodio e un equilibrio nutrizionale mirato.
Questa combinazione dà vita a un modello alimentare che privilegia i cibi considerati più benefici per il cervello, come:
- verdure a foglia verde,
- frutti di bosco,
- frutta secca,
- cereali integrali,
- legumi,
- pollame,
- pesce.
Al contrario, vengono limitati alimenti meno salutari, tra cui carne rossa, formaggi grassi, dolci, cibi fritti e fast food.
I benefici per la memoria e l’ippocampo
Già in passato la dieta mediterranea e la dieta MIND erano state associate a un minor rischio di Alzheimer e declino cognitivo. La novità dello studio pubblicato su JAMA Network Open è il focus sulla sclerosi ippocampale, una condizione degenerativa che colpisce l’ippocampo, l’area del cervello responsabile della memoria.
Lo studio ha coinvolto 809 partecipanti, di cui circa il 10% mostrava segni di sclerosi ippocampale. Analizzando le abitudini alimentari, i ricercatori hanno scoperto che chi seguiva più da vicino la dieta MIND aveva una probabilità ridotta del 22% di sviluppare questa condizione. In altre parole, più alto era il punteggio di aderenza alla dieta, minore era il rischio di danni all’ippocampo.
Limiti e prospettive future
Come sempre accade negli studi osservazionali, i ricercatori sottolineano che non si può parlare di un rapporto diretto di causa-effetto. Altri fattori, come lo stile di vita, l’accesso a cure mediche o la predisposizione genetica, potrebbero avere avuto un ruolo. Inoltre, la popolazione studiata era composta soprattutto da anziani bianchi che avevano donato il proprio cervello alla ricerca: questo riduce la possibilità di generalizzare i risultati a tutta la popolazione.
Un altro punto ancora da chiarire riguarda quali alimenti della dieta MIND abbiano il maggiore impatto sulla salute cerebrale. La ricerca sta proseguendo per capire meglio i meccanismi coinvolti, come l’effetto dell’alimentazione sui processi infiammatori e sullo stress ossidativo del cervello.
Perché scegliere la dieta mediterranea conviene
Anche se servono ulteriori conferme, il messaggio è chiaro: seguire un regime alimentare sano e bilanciato come la dieta mediterranea o la dieta MIND rappresenta una strategia semplice e naturale per proteggere la memoria e il cervello durante l’invecchiamento.
Includere quotidianamente frutta e verdura fresca, cereali integrali, legumi, pesce e olio extravergine d’oliva nella propria alimentazione non solo riduce il rischio di malattie cardiovascolari, ma può rivelarsi un valido alleato contro il declino cognitivo e la demenza.
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