AlimentazioneNews

Papaya: sono tutti i veri i suoi super poteri?

Il frutto tropicale è ricchissimo di vitamina C, stimola le difese immunitarie, combatte i radicali liberi e offre pronta energia senza appesantire

Si narra che durante le conquiste delle Americhe, al termine di un lauto banchetto gli indigeni atzechi, credendo di omaggiare divinità provenienti dal mare, abbiano offerto al condottiero Hernán Cortés e ai suoi uomini un frutto molto speciale, «simile al melone, con la buccia dorata e la polpa morbida». Entusiasti per le sue straordinarie proprietà digestive, gli ingrati spagnoli (che di lì a pochi anni avrebbero sterminato tutti gli indios della zona), rinominarono quel frutto prodigioso papaia (per assonanza con il nome indigeno ababai), come a volerlo far proprio. Anche altri navigatori, come Cristoforo Colombo, Vasco De Gama e Ferdinando Magellano riferirono al ritorno dai loro viaggi di un frutto «degli angeli» e «dell’eterna giovinezza», che con tutta probabilità corrispondeva alla papaia. Da allora il frutto esotico che conquistò i conquistatori è stato esportato in tutto il mondo e ora viene coltivato principalmente nelle zone tropicali e subtropicali (Brasile, Florida, Caraibi, India, Indonesia, Hawaii, Sri Lanka). In Italia la coltivazione è limitata alla regione Sicilia, e avviene solo in serra.

Ne esistono tante varietà

La papaia (o papaya), è una pianta tropicale originaria del Messico, simile a una palma, appartenente alla famiglia delle Caricacee (il nome botanico è carica papaya). «Ne esistono molte varietà, ma le più diffuse sono la Solo, la Kapoho Solo e la Sunrise», dice Monica Giuffrè, nutrizionista dell’unità di chirurgia bariatrica del Policlinico San Pietro di Bergamo. «Il suo frutto, che ha assunto vari nomignoli a seconda del luogo di coltivazione (come, ad esempio, “fruta bomba” a Cuba o “mamao” in Brasile), pesa tra i 350 e i 500 grammi, ha generalmente una forma ovale, talvolta più allungata come una grossa pera, e la buccia liscia, sottile e color verde-arancio; quando il frutto è maturo la polpa è morbida, arancione brillante, dolce e succosa, dal sapore a metà tra l’albicocca e il melone, mentre quando è più acerbo, la polpa è verde e aspra; al suo interno si trovano molti semi mucillaginosi, di un nero intenso».

Gruppo San Donato

Matura è più calorica

Il profilo nutrizionale di questo dono della natura è davvero interessante: composta principalmente da acqua (quasi il 90%), la papaia fornisce un buon apporto di carboidrati sotto forma di zuccheri semplici (6,9%), fibre (2,3%) e vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina), ma ciò che la rende un frutto speciale è il notevole apporto di vitamina C (60 milligrammi ogni 100 grammi, cioè ben il 67% della dose giornaliera raccomandata) e di carotenoidi (licopene e betacarotene, ovvero il precursore della vitamina A), oltre che di sali minerali, tra cui il potassio (140 mg), il calcio (28 mg), il magnesio (21 mg) e il fosforo (16 mg); l’apporto calorico varia a seconda del grado di maturazione (più è matura, più è calorica), fornendo dalle 28 alle 45 calorie per 100 grammi.

La papaia è inoltre caratterizzata dalla presenza di un enzima proteolitico peculiare, la papaina, simile alla bromelina contenuta nell’ananas, in grado di scindere le proteine alimentari nei più semplici aminoacidi, rendendole più digeribili. «Grazie a queste sostanze, la papaia apporta effettivi benefici al nostro organismo, e per questo può essere inserita a pieno titolo nel computo giornaliero delle cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate per mantenersi in salute, assieme, magari, ad altri frutti nostrani», dichiara la nutrizionista.

benefici papaia

Facilita la digestione

Grazie all’alto contenuto di papaina, dunque, mangiare papaia dopo pasti abbondanti e frettolosi a base di carne o pesce, associati magari a zuccheri e grassi saturi, è un buon modo per favorire i processi digestivi. Sempre grazie a questo enzima particolare, che ha anche proprietà antinfiammatorie e vermifughe, la papaia è tra i cibi consigliabili in caso di disturbi dello stomaco in generale, nelle insufficienze gastriche e duodenali e in caso di parassitosi intestinale. «Se si vuole beneficiare al massimo di queste qualità, tuttavia, bisogna consumare la papaia quando è ancora verde, poiché la maggiore concentrazione di papaina (alla base di numerosi preparati erboristici, consigliati proprio a chi soffre di difficoltà digestive) è presente nel frutto non del tutto maturo», continua Giuffrè.

Papaya fresca e fermentata: proprietà e benefici

Mantiene la pelle giovane

L’arancione intenso della polpa lo preannuncia forte e chiaro: la papaia è un frutto particolarmente ricco di carotenoidi (licopene e betacarotene, che una volta ingerito viene convertito in vitamina A), cioè di quelle sostanze contenute nella frutta e nella verdura colorate di rosso, arancione e giallo (come pomodoro, carota, albicocca, zucca, anguria, arancia, melone, peperone). «Si tratta di potenti antiossidanti, in grado di contrastare l’insorgenza dei radicali liberi e di rallentare l’invecchiamento cellulare», spiega la nutrizionista. I carotenoidi sono particolarmente importanti per la salute della pelle, perché la proteggono dal sole, rigenerano i tessuti epiteliali e incrementano la funzionalità degli annessi pilosebacei. La papaia, in effetti, si trova anche in prodotti da applicare sulla pelle, perché possiede proprietà esfolianti, antimicrobiche, antinfiammatorie e rigeneranti l’epidermide. La si trova in scrub, creme leviganti e doposole, ma anche in creme depilatorie e per ritardare la ricrescita dei peli. Viene inoltre utilizzata come rimedio casalingo per alleviare gli stati pruriginosi e dolorosi conseguenti a scottature, morsi/punture di api, vespe, zanzare e meduse. Attenzione, però: uno studio, condotto dall’Università di Vienna e pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology, ha rivelato che i preparati a base di papaia in alcuni soggetti possono provocare reazioni allergiche, anche gravi. Per evitare questo tipo di inconveniente è dunque sempre meglio testare i prodotti a base di papaia su una piccola porzione di pelle.

Punture di calabroni, vespe e api? Ecco cosa fare

Ideale per gli sportivi

Grazie all’elevato contenuto di vitamina C, inoltre, la papaia è un ottimo coadiuvante in caso di difese immunitarie basse, perché stimola la produzione di interferoni (proteine che proteggono le cellule dagli attacchi virali), contrasta l’attività dei radicali liberi prodotti durante i processi ossidativi, favorisce la sintesi degli anticorpi. In caso di periodi particolarmente stressanti o stancanti, di attività fisica intensa o nei cambi di stagione, il frutto esotico può essere un buon ausilio, perché contiene ottime quantità di potassio (che permette ai tessuti nervosi di funzionare correttamente e ai muscoli di contrarsi) e magnesio (minerale importante per la produzione di energia e la salute del sistema nervoso). Queste caratteristiche, unite alle sue proprietà dissetanti, rendono la papaia particolarmente adatta per gli sportivi.

Cellulite: tutti i trattamenti migliori contro la buccia d’arancia

Contrasta la ritenzione idrica

Infine, non vanno dimenticate le proprietà disintossicanti, diuretiche e depurative. Essendo molto ricca di fibre, che assorbono l’acqua e migliorano la consistenza delle feci, la papaia è un ottimo aiuto per regolarizzare la funzionalità intestinale ed è un buon diuretico (cioè aumenta la produzione di urina e, con essa, l’eliminazione di scorie metaboliche). Agevolando lo smaltimento delle tossine, risulta indicata nell’alimentazione di chi vuole contrastare la ritenzione idrica e, di conseguenza, la cellulite. In tal caso è meglio assumere il frutto a stomaco vuoto.

Sempre meglio mangiarla cruda

Grazie al suo sapore esotico e al suo colore davvero invitante, la fruta bomba, soprattutto in questi ultimi anni, è diventata un ingrediente presente in molte ricette, alcune firmate da chef stellati. Ma come assumerla e quali sono i modi per mantenere inalterati i principi attivi? «La papaia andrebbe mangiata fresca, a tocchetti o a fette, durante la giornata come spuntino sotto forma di macedonie, centrifughe, frullati, sorbetti, gelati anche in associazione ad altri frutti, per poter godere delle sue proprietà rinfrescanti e diuretiche», consiglia la nutrizionista. Via libera, dunque, a succhi di papaia e pera, ananas, arancia, melograno per una bomba antiossidante o frullata con banana e pesca per un pieno di potassio.

Si può utilizzare anche a fette sopra alle torte, a pezzettini essiccati e canditi da aggiungere al muesli per la prima colazione (in questo caso, attenzione alle calorie!) o per preparare marmellate. Ma la papaia si presta molto bene anche a colorare e a dare un tocco di esotico alle ricette salate: a tocchetti in insalate di ogni genere (c’è l’imbarazzo della scelta), insieme con il prosciutto crudo al posto del melone, come contorno per tartare di carne e di pesce o accompagnata a gamberoni o pollo nelle ricette dal sapore orientale.

Un ultimo consiglio

Al momento dell’acquisto, fate cadere la vostra scelta su frutti dalla buccia giallo-arancia, morbidi al tatto, che consumerete entro un paio di giorni. Se doveste trovarne solo di verdi, fateli maturare per due-tre giorni, lasciandoli a temperatura ambiente in un luogo che sia al riparo dalla luce, meglio ancora se all’interno di un sacchetto di carta insieme con altra frutta, come mele o banane.

 

In questo articolo

Leggi anche…

None found

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio