AlimentazioneDietaNews

Dieta vegana per 4 mesi migliora glicemia e flora intestinale

Sedici settimane con un'alimentazione senza cibi di origine animale sono sufficienti per migliorare la salute del nostro organismo

Quattro mesi di dieta vegana sono un toccasana per la flora intestinale, il controllo del sovrappeso e quello della glicemia. Sono questi i risultati di uno studio del Physicians Committee for Responsible Medicine di Washington DC, negli Stati Uniti. La ricerca è stata presentata al congresso annuale dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) in corso a Barcellona.

Il ruolo del microbiota

Com’è ormai dimostrato da decine di studio, il microbiota dell’intestino, cioè l’insieme dei batteri buoni che vivono nella pancia, ha un impatto significativo sul nostro benessere. Tra le altre cose, contribuisce a mantenere il peso ideale e gioca un ruolo significativo nella prevenzione della sindrome metabolica e del diabete di tipo 2. Qui puoi leggere la guida completa di Ok sul diabete.

Gruppo San Donato

Cos’è la sindrome metabolica?

La sindrome metabolica non è una malattia, ma un insieme di fattori di rischio che fanno impennare le possibilità di sviluppare malattie croniche anche gravi, come quelle cardiovascolari e il diabete. In genere colpisce:

  • chi è in sovrappeso con grasso localizzato soprattutto sull’addome,
  • chi ha livelli alti di colesterolo, trigliceridi e pressione sanguigna,
  • coloro che soffrono di resistenza all’insulina, l’ormone che aiuta a regolare la quantità di zucchero nel sangue,
  • chi ha l’iperuricemia, cioè un aumento dei valori di acido urico nel sangue superiori alla norma.

Naturalmente più condizioni sono presenti, maggiori sono le possibilità di sviluppare questa sindrome.

Leggi anche: Esami del sangue, la guida completa

Quali sono le conseguenze della sindrome metabolica? 

La sindrome metabolica presenta un rischio due volte maggiore di sviluppare malattie cardiache e cinque volte maggiore di sviluppare il diabete.

Lo studio americano

Per raggiungere i loro obiettivi i ricercatori in forza presso il centro di ricerca statunitense ha monitorato 147 persone con un’età media che superava di poco i 55 anni. I volontari, l’86% donne e il 14% uomini, sono stati divisi in due gruppi:

  1. il primo non ha dovuto apportare alcun cambiamento alla propria dieta,
  2. il secondo ha dovuto seguire una dieta vegana per 16 settimane.

I risultati della ricerca 

Il team di ricerca ha pesato tutti i partecipanti e ha sottoposti a esami del sangue per verificare il loro stato di salute sia prima di iniziare lo studio, sia alla fine. Chi ha seguito la dieta vegana ha perso in media quasi 6 chili, 5,8 chili per la precisione. Anche la sensibilità all’insulina è aumentata significativamente in questo campione. In chi ha mangiato solo alimenti di origine vegetale è cresciuta anche la quantità del batterio Faecalibacterium prausnitzii (+4,8%), che facilita la perdita di peso, della massa grassa e del grasso viscerale. Contestualmente è aumentato anche il Bacteoides fragilis (+19,5%), che contribuisce a ridurre peso corporeo, massa grassa e grasso viscerale e che aumenta la sensibilità all’insulina.

Leggi anche: Insonnia: cause, rimedi e conseguenze

Il parere degli esperti

“Un intervento dietetico vegano a basso contenuto di grassi di 16 settimane ha indotto cambiamenti positivi» ha spiegato Hana Kahleova, primo autore della ricerca. Ora il prossimo obiettivo è quello di indagare sul vero ruolo della dieta vegana rispetto a quelli causati dalla semplice restrizione delle calorie. Il team di ricerca ora farà nuovi approfondimenti. La sfida è quella di poter presentare nuovi dati alla riunione dell’Easd del 2020.

Leggi anche…

None found

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio