Si intitola “Compagni per la vita” il cortometraggio prodotto da Boehringer Ingelheim per raccontare la stretta connessione tra le patologie cardiache, renali e metaboliche, tra cui il diabete. Si tratta infatti di condizioni che si influenzano reciprocamente e la presenza di una patologia aumenta la probabilità che si sviluppino le altre. Attraverso la metafora dei “compagni di scuola”, il cortometraggio mostra come la salute di cuore, reni e metabolismo sia legata da un equilibrio comune, sottolineando l’importanza della prevenzione e dell’intervento precoce.
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Cuore, reni e metabolismo raccontati nel corto “Compagni per la vita”
«Il cortometraggio nasce dalla volontà di contribuire ad accendere i fari sull’importanza della prevenzione cardio-renale-metabolica, in un Paese in cui il numero delle persone che convivono con almeno una malattia cronica è destinato a crescere» dichiara Nedim Pipic, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Boehringer Italia.
«Vogliamo entrare nelle case degli italiani non con la paura, ma con la consapevolezza. Con un messaggio semplice: la prevenzione è un diritto, ma anche un dovere verso noi stessi. È importante ricordare che ciò che conta davvero non è il costo economico, ma quello umano: ogni diagnosi tardiva, ogni occasione persa, ogni vita che avrebbe potuto cambiare direzione. E oggi scriviamo una nuova pagina grazie all’impegno delle associazioni dei pazienti e delle società scientifiche che hanno aderito al Patto per la prevenzione e che saranno la voce di
“Compagni per la vita”».
È urgente quindi assicurare una presa in carico tempestiva dei pazienti affetti da patologie cardio-renali-metaboliche, attraverso un vero e proprio cambio di paradigma basato su una strategia proattiva e integrata. Strumenti chiave di questo nuovo approccio teso a migliorare la qualità di vita dei pazienti sono i programmi di screening, essenziali per diagnosi precoci e per una maggiore sostenibilità del Servizio Sanitario, soprattutto per la malattia renale cronica. Il cambio di paradigma è fondamentale e, in questa prospettiva, si inserisce il “Patto per la prevenzione” con cui associazioni dei pazienti e società scientifiche si impegnano a dare la massima diffusione al cortometraggio attraverso i loro canali social, congressi e siti web.




