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Virus della polio nelle acque reflue: dobbiamo preoccuparci?

L'unica arma di prevenzione resta il vaccino, obbligatorio per tutti i bambini e fa parte del ciclo di vaccinazione infantile di routine

Un recente campionamento delle acque reflue di Amburgo ha rilevato la presenza del virus selvaggio della poliomielite (WPV1). È il primo ritrovamento in Germania da quando, nel 2021, è iniziato il monitoraggio di routine. A comunicarlo è il Robert Koch Institute (RKI), che sottolinea come al momento non ci siano casi clinici o sospetti di polio nel Paese.

Gli esperti ricordano che individuare tracce del poliovirus selvaggio nelle fognature è un evento raro, ma non del tutto inatteso: oggi il virus della poliomielite circola stabilmente solo in Afghanistan e Pakistan, ma negli ultimi anni sono state registrate sporadiche rilevazioni anche in altri Paesi, come Iran (2019) e casi confermati in Malawi (2021) e Mozambico (2022).
Il virologo Roberto Burioni, commentando la notizia sui social, l’ha definita “molto preoccupante”, pur invitando a non creare allarmismi.

Che cos’è il virus della polio?

La poliomielite è una malattia virale che colpisce il sistema nervoso centrale, in particolare i neuroni motori del midollo spinale. Può causare paralisi anche permanenti, soprattutto nei bambini.
La malattia è nota da secoli: descritta nel 1789 dal medico britannico Michael Underwood, ha causato grandi epidemie tra Ottocento e Novecento. Negli Stati Uniti il picco si registrò nel 1952, con oltre 21.000 casi, mentre in Italia nel 1958 furono notificati più di 8.000 episodi. Grazie alle vaccinazioni, l’ultimo caso americano risale al 1979 e l’ultimo italiano al 1982.

Come avviene il contagio?

Il poliovirus si trasmette soprattutto per via oro-fecale, quindi attraverso acqua e alimenti contaminati, oppure tramite la saliva, colpi di tosse e starnuti di persone infette.
Il virus si moltiplica nella mucosa della gola, nell’intestino e nei tessuti linfatici, e viene eliminato con le feci anche prima della comparsa dei sintomi, facilitando una circolazione silenziosa.

L’uomo è l’unico serbatoio naturale del virus, e la malattia può colpire persone di tutte le età, anche se è più frequente nei bambini sotto i 3 anni.

Virus della polio: chi è più a rischio?

La polio si manifesta principalmente nei bambini sotto i 5 anni, ma anche gli adulti non immunizzati possono essere infettati.
È possibile contagiare altri anche senza sviluppare sintomi evidenti, come la paralisi, motivo per cui la catena di trasmissione può ampliarsi molto rapidamente, soprattutto in aree dove le condizioni igienico-sanitarie non sono ottimali.

Non esistono cure: la prevenzione con il vaccino resta l’unica arma

Oggi non esiste una terapia in grado di eliminare il poliovirus: le cure disponibili sono soltanto sintomatiche e mirano a ridurre gli effetti della malattia.
Per questo la vaccinazione rimane l’unico strumento realmente efficace per evitare forme gravi e prevenire eventuali focolai.

Il caso rilevato ad Amburgo non indica un pericolo immediato per la popolazione, ma rappresenta un campanello d’allarme: mantenere alta la copertura vaccinale e continuare il monitoraggio delle acque reflue è essenziale per prevenire il ritorno di una malattia che, nel passato, ha causato milioni di vittime.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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