
Dalla decisione di cosa indossare a quella del film da guardare: oggi più che mai siamo sommersi da infinite possibilità. Le piattaforme di streaming ci propongono migliaia di titoli, gli e-commerce offrono una varietà sconfinata di prodotti e, praticamente tutto, è ormai a portata di clic. Eppure, paradossalmente, più le opzioni aumentano e più sembra difficile decidere, al punto di sentirsi bloccati di fronte alle scelte. Ma qual è la causa di questa paralisi decisionale? Scopriamolo insieme.
In questo articolo
Il paradosso della scelta: l’effetto di avere troppe opzioni
Il fenomeno psicologico per cui un eccesso di possibilità può metterci in difficoltà è noto come “paradosso della scelta”. Questo concetto è stato approfondito dallo psicologo statunitense Barry Schwartz e reso popolare attraverso il suo libro The Paradox of Choice: Why More is Less. Come ha spiegato anche durante un TED Talk, Schwartz mette in discussione quello che ritiene un dogma delle società industriali occidentali, secondo cui per massimizzare il benessere dei cittadini bisogna aumentare la libertà individuale, la quale si misura in base al numero di scelte a disposizione. In teoria, quindi, più opzioni abbiamo, più dovremmo essere liberi e felici.
Tuttavia, se avere qualche possibilità è meglio che non averne affatto, averne troppe non garantisce necessariamente un benessere maggiore. Secondo Schwartz, un eccesso di alternative può produrre effetti negativi, tra cui paralisi decisionale e insoddisfazione. Non solo decidere diventa più complicato, ma quando ci riusciamo siamo anche meno soddisfatti del risultato.
In uno degli esperimenti più emblematici sul tema, condotto nel 2000 dai ricercatori Sheena Iyengar e Mark Lepper, furono allestiti due banchi di marmellate all’interno di un supermercato californiano: uno con 24 gusti e uno con 6. Il banco con più varietà attirò inizialmente più visitatori, ma alla fine coloro che sceglievano tra opzioni limitate risultarono molto più propensi all’acquisto.
Perché succede?
Una meta-analisi condotta nel 2015 ha cercato di capire quando un’ampia offerta di opzioni diventa un ostacolo per gli individui. I ricercatori hanno individuato quattro fattori chiave che influenzano questo effetto: la complessità dell’insieme di scelte, la difficoltà del compito decisionale, l’incertezza delle preferenze e l’obiettivo decisionale.
In un successivo studio pubblicato nel 2018 su Nature Human Behaviour, il fenomeno del sovraccarico di scelta è stato analizzato tramite la risonanza magnetica funzionale (fMRI), registrando l’attività cerebrale dei volontari mentre sceglievano un’immagine tra 6, 12 o 24 alternative. I ricercatori hanno osservato che due aree del cervello, la corteccia cingolata anteriore e lo striato, mostravano un’attività che seguiva una curva a U rovesciata: risultava più alta quando le persone dovevano scegliere tra 12 opzioni, rispetto a quella di chi ne aveva 6 o 24.
Se, da una parte, avere a disposizione più alternative può aumentare la possibilità di trovare quella ideale, dall’altra aumenta lo sforzo mentale necessario per valutarle tutte. In pratica, il cervello reagisce meglio se c’è un equilibrio tra lo sforzo richiesto e la ricompensa attesa.
Paralisi decisionale e conseguenze sulla vita quotidiana
Quando ci sentiamo sovraccaricati dalla moltitudine di possibilità, la paralisi decisionale può prendere il sopravvento, portandoci a procrastinare o evitare di fare delle scelte. A lungo andare, questo può generare stress e farci sentire emotivamente stanchi e insoddisfatti, con un impatto negativo sulla nostra vita e sulla qualità delle nostre decisioni.
Come superare la paralisi decisionale?
Attraverso delle strategie, semplici ma efficaci, si può riuscire a superare la paralisi decisionale. Vediamone alcune:
- Ridurre le opzioni: limitare il campo della scelta alle alternative più rilevanti.
- Fissare una scadenza: dover decidere entro un tempo definito aiuta a non bloccarsi nelle decisioni.
- Conoscere le proprie priorità: chiare cosa conta davvero, identificando pro e contro, obiettivi e valori.
- Accettare l’imperfezione: nessuna decisione è priva di incertezza. Accettare che l’errore o il cambiamento facciano parte del percorso permette di agire con maggiore serenità.
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