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Bambini e influenza: tutti i consigli dei pediatri

Come prevenirla? Cosa fare quando il bambino si ammala? Deve prendere farmaci? Qual è il ruolo del vaccino?

Bambini e influenza, ormai sono moltissimi i piccoli che si stanno ammalando. Il picco vero e proprio arriverà durante le vacanze di Natale. Quest’anno oltre a Covid e all’influenza, dobbiamo stare attenti anche alle sindrome parainfluenzali, alle gastroenteriti e al virus respiratorio sinciziale, particolarmente insidioso proprio per i bambini piccoli.

Gli esperti della Società Italiana di Pediatria hanno redatto un vademecum per aiutare i genitori alle prese con febbre e mal di gola.

Bambini e influenza: quali sono i sintomi?

I sintomi classici sono febbre, spesso alta, dolori muscolari, brividi, mal di testa, tosse, mal di gola, raffreddore e brividi. Nei più piccoli ci sono anche diarrea e vomito. Per capire se sia influenza o Covid non resta che il tampone.

In genere quanta dura?

L‘incubazione del virus va da uno a 5 giorni dopo il contatto con una persona infetta. La durata dell’influenza naturalmente è diversa a seconda delle condizioni generali di salute del bambini. In media dura una settimana, anche se si va da 5 a 10 giorni. In genere passa da sola, senza necessità di farmaci.

Bambini e influenza: quali sono le possibili complicanze?

Le due complicanze più importanti sono miocardite e polmonite. In genere colpiscono i bambini che hanno già altre malattie croniche o difese immunitarie basse o compromesse. Se è molto piccolo e rifiuta di mangiare e bere bisogna allarmarsi.

Le complicanze più comuni sono però quelle che colpiscono la laringe e la faringe. Non mancano anche i casi di bronchite. Il consiglio generale resta quello di rivolgersi al pediatra dopo tre giorni di febbre che non passa, soprattutto se fa fatica a scendere anche dopo aver preso gli antipiretici.

Quanto deve restare in casa il bambino quando ha l’influenza?

Deve restare a riposo in casa finché non sia completamente guarito. I motivi sono due: solo così può guarire al meglio e non contagia gli altri compagni di classe. Non è sufficiente che non abbia più la febbre. Non deve avere più sintomi da un paio di giorni. In sostanza non bisogna avere fretta e occorre consultare sempre il pediatra in caso di dubbi.

Bambini e influenza: servono gli antibiotici?

Come ormai ricorda qualsiasi medico, gli antibiotici sono inutili contro i virus perché agiscono contro i batteri. L’influenza è causata da un virus. Nel caso di contemporanee infezioni batteriche il medico può decidere di prescrivere un antibiotico, dopo aver verificato la presenza di batteri attraverso un tampone, del tutto simile a quello che si usa per Covid. Per alleviare i sintomi può essere utile la somministrazione di paracetamolo o ibuprofene in caso di febbre e mal di testa e di lavaggi nasali in caso di raffreddore.

Va sempre ricordato che l’abuso di antibiotici aumenta il rischio di antibiotico resistenza. In parole povere a un  certo punto gli antibiotici che usiamo per proteggerci da pericolosissime infezioni batteriche smettono di funzionare. Il nostro è il Paese più colpito in Europa.

Vaccino iniettivo o spray?

Il vaccino tradizionale è un quadrivalente che contiene virus inattivati che vengono iniettati. Il vaccino con spray intranasale è un vaccino sempre quadrivalente, ma vivo attenuato. Contiene microrganismi vivi ma attenuati e resi innocui. Entrambi sono efficaci e sicuri. L’indicazione su quale usare, se spray o puntura, dipende dalla decisione del medico, oltre che dall’età e dalla disponibilità delle dosi. In generale il vaccino spray è indicato nella fascia 2-6 anni.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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