Sessualità

Da uomo a donna: si fa così la vaginoplastica

In che cosa consiste l'intervento di costruzione dei genitali femminili

Ogni anno circa 100 italiani cambiano sesso. In realtà l’espressione è inesatta: sono persone, con un disturbo di identità di genere, che adeguano le loro caratteristiche sessuali primarie e secondarie al sesso al quale psichicamente già appartengono.

L’iter legale. Operazione e cure sono in regime di assistenza pubblica. Occorre però, in base alla legge 164 del 1982, che il disturbo di identità di genere sia accertato da psicologo, sessuologo o psichiatra e che sia confermato da un consulente del Tribunale. A quel punto il giudice può dare il via libera.
Le indagini preliminari. Prima dell’operazione per cambiare sesso sono necessarie indagini andro-urologiche, endocrinologiche e psicologiche che non durano meno di tre anni.
Le cure ormonali: nel caso di adeguamento di sesso da maschio a femmina consistono nella somministrazione di estrogeni e antiandrogeni. I principali effetti sono: rallentamento della crescita di peli e barba; modesto aumento di volume del seno; diminuzione dell’erezione e poco alla volta anche dell’eiaculazione; aumento e una redistribuzione del grasso su fianchi e natiche. Tra gli effetti collaterali, calo della libido, aggressività, depressione, ipertensione, problemi epatici e rischio (molto ridotto) di tromboembolia polmonare.
La vaginoplastica. L’intervento dura circa tre ore e mezzo. Si asportano testicoli e corpi cavernosi del pene. Utilizzando lo scroto (la sacca che racchiude i testicoli), si fanno grandi e piccole labbra. Quindi si ricava una cavità tra retto e vescica dove, introflettendo la pelle del pene, si ottiene una vagina. Il clitoride si costruisce con una parte del glande (l’estremità del pene). Le complicazioni sono abbastanza rare: infezioni localizzate, fistole tra neovagina e retto o vescica, necrosi di parti del tessuto.
La riabilitazione. Una sorta di palloncino va lasciato in sede per i primi 15 giorni e poi va inserito durante la notte e tre volte al giorno per tre mesi. Il primo rapporto sessuale si può avere due mesi dopo l’intervento.

Gruppo San Donato

Ultimo aggiornamento: 5 novembre 2009

POSSONO INTERESSARTI ANCHE

Cambio di sesso: un problema per 4mila italiani

Omosex si nasce o si diventa? E si può «guarire»?

Coppie omosessuali e figli

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio