Salute

Menopausa: terapia ormonale sostitutiva, questa sconosciuta

Viene prescritta solo all'8% delle italiane in menopausa

«Solo l’8% delle donne italiane tra i 50 e i 60 anni fa una terapia ormonale in menopausa. Questo nonostante gli evidenti benefici dimostrati da oltre 50 anni di studi internazionali e dichiarati dalle stesse pazienti». A denunciarlo è Andrea Genazzani, presidente del XVII Congresso della Società Internazionale di Ginecologia Endocrinologica.

I sintomi della menopausa

La menopausa, spiega Genazzani, è una fase della vita che le donne faticano ancora a gestire. «Sembra strano, ma la maggioranza delle donne vi giunge con incredibile sorpresa. Come se questo ineluttabile evento non facesse parte della storia naturale della donna come il menarca o, per chi la vive, la gravidanza. Al contrario la menopausa è preceduta da sintomi premonitori. Nella maggior parte delle donne, la anticipano di qualche anno e caratterizzano il vissuto femminile per una serie di complicanze e fastidi assai temuti. I più importanti sono:

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  • l’aumento di peso,
  • i disturbi del sonno,
  • la riduzione del desiderio e del piacere sessuale che dovrebbero essere invece visti proprio come le avanguardie di quanto sta per avvenire».

Terapia ormonale sostitutiva personalizzata

Per affrontare i sintomi della menopausa, oggi è possibile ricorrere ad una terapia ormonale sostitutiva sempre più personalizzata. Eppure in Italia viene prescritta solo a 8 donne su 100. Colpa della scarsa informazione, dice Genazzani, ma anche dei dati allarmistici diffusi 15 anni fa da una ricerca americana poi ampiamente smentita.

«Da quel momento abbiamo lottato per ristabilire la verità e lo abbiamo fatto, anche se con mezzi limitati», afferma Genazzani. «Abbiamo dimostrato che non solo le terapie ormonali con sostanze appropriate, personalizzate e utilizzate con differenti vie di somministrazione, sono efficaci nel correggere i sintomi. Anche se protratte per tempi prolungati come 10-15 anni, modificano il naturale invecchiamento della donna e ne proteggono cervello, vasi, cuore, muscoli, ossa, apparato digerente lasciandole intatta la sua natura femminile. Poco cambia rispetto a come era nei suoi 40-45 anni di età».

Le altre terapie

Per vivere serenamente la menopausa sono disponibili ora anche nuovi strumenti, come le terapie locali per migliorare trofismo, sensibilità, tono della vagina e del piano perineale. Ci sono poi nuove classi di farmaci, come il polline decorticato che potenzia il sistema serotoninergico e corregge le vampate di calore. Al Congresso sarà presentata anche una terapia a base di deidroepiandrosterone, un ormone androgeno debole in capsule vaginali che corregge l’atrofia vaginale migliorando il desiderio sessuale. «Che anche gli androgeni manchino in questa fase della vita lo avevamo detto da molti anni. Avevamo specificato anche che gli stessi mancano già ben prima della menopausa. Una donna a quarant’anni ha perso il 50% degli androgeni circolanti totali e questo coincide con la generale riduzione del desiderio, del piacere e di quella passione femminile che avevano invece caratterizzato gli anni tra i 15 e 25 dove i valori di androgeni sono massimi».

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