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Ecco perché le donne sopportano meglio l’influenza rispetto agli uomini

Non solo condizionamenti culturali, alla base della migliore resistenza ai malanni di stagione c'è il ricettore degli estrogeni

La notizia non lascia di stucco nessuno: le donne sopportano meglio l’influenza rispetto agli uomini. Chiunque di noi ha esperienze che confermano questo assunto, ma ora anche la scienza conferma l’aspetto, togliendolo solo dall’area dei condizionamenti culturali.

La questione è infatti legata agli ormoni, come rivela uno studio della John Hopkins University di Baltimora e pubblicato sull‘American Journal of Physiology-Lung Cellular and Molecular Physiology. Gli estrogeni hanno infatti un effetto antinfluenzale, mentre riducono la capacità del virus di replicarsi nelle cellule dell’apparato respiratorio.

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«Gli ormoni sono le molecole più importanti che esistono in natura e anche le più potenti dal punto di vista biologico – spiega Emanuele Jannini, professore di endocrinologia all’Università Tor Vergata di Roma – quindi non ci stupisce per niente il fatto che cambino completamente i destini delle malattie».

«Quello che sappiamo sugli ormoni si arricchisce non di anno in anno, bensì di giorno in giorno – chiarisce Jannini – È talmente vasta la loro azione che non si finisce mai di indagare e di fare nuove scoperte, come questa dell’Università di Baltimora».

«Questa capacità femminile di reagire alle malattie in generale e all’influenza in particolare in realtà si colloca nella maggiore resistenza delle donne verso il dolore – continua Jannini – Le donne, infatti, sono comunque più resistenti al dolore fisico. Finora il fatto che le donne stessero meglio degli uomini quando erano colpite da influenza lo si attribuiva a questioni culturali: le donne sono sempre state educate a lamentarsi meno. In pratica ci sono sicuramente condizionamenti culturali, ma c’è anche una solidissima base biologica».

«In realtà il vero attore di questa storia è il recettore degli estrogeni ed è proprio l’esperimento che hanno fatto negli Stati Uniti – dice Jannini – Hanno preso gli estrogeni utilizzandoli come fossero una chiave, ma la cosa più originale della ricerca è l’uso dei serm (modulatore selettivo del recettore degli estrogeni), che sono più interessanti non foss’altro che sono quelli che si usano ora nelle cliniche più avanzate. In altre parole l’estrogeno e il serm sono una chiave che vanno in una serratura in una maniera molto specifica. Con questo hanno documentato che non è l’estrogeno in sé a migliorare la condizione della donna durante l’influenza, ma il serm».

 

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