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Debora Villa: vivo con serenità la mia pre-menopausa

«Fin dai primi giorni del 2016 ho iniziato a gonfiarmi, ad avere sbalzi d’umore e vampate di calore. Mi sono messa a dieta e oggi mi sento una donna ancora più completa»

Eccomi a raccontarvi ciò che mi accade nel mezzo del cammin della mia vita. Cosa succede a una donna che s’avvicina ai cinquant’anni? Cambia! Ma il cambiamento fisico, umorale, psicologico non è graduale come è stato finora e come giustamente dovrebbe essere. No. Fidatevi: esiste un punto di svolta, detto simpaticamente punto di non ritorno, nel quale vi ritrovate catapultate senza neanche avere avuto il tempo di dire Geronimo.

Ma di che cosa sta parlando? Chiederanno le più giovani. E un coro di attempate signore risponderà: è la menopausa, ragazze. Ma tranquille: ora vi spiego quali sono i sintomi per riconoscere questo repentino sommovimento tellurico. Semplicissimo: il corpo cede, la memoria vacilla, l’umore è una giostra che ti fa precipitare dal paradiso alla terra; insomma, una pacchia. Per non parlare delle famosissime vampate di calore che ti vengono a trovare, senza per altro essere mai state invitate, giorno e notte, facendoti sudare in pieno inverno anche con una T-shirt.

Gruppo San Donato

Per semplificare e non generalizzare vi racconto la mia esperienza personale nella quale, sono sicura, molte si riconosceranno, altre un po’ meno, ma giusto per fare ciò che a noi donne riesce benissimo: un confronto aperto e sincero. Un giorno (e se dico un giorno non è tanto per dire: era l’8 febbraio 2016) avrei dovuto avere il mio consueto ciclo. Un signor ciclo, un gentleman che mai, e dico mai, mi ha dato buca. Puntualissimo, mi ha accompagnata sempre una volta al mese per una settimana intera dai miei 13 anni a oggi (fatto salvo per i nove mesi dedicati a Lisa, mia figlia).

Beh, quel giorno nulla, non si presenta. E neanche il giorno dopo… Lo sto ancora aspettando… Purtroppo per me la natura inizia a fare il suo corso, o forse sarebbe meglio dire: decorso. Nulla da obiettare, ognuno deve fare quel che deve, ma io inizio a gonfiarmi come una zampogna e passo da 63,5 chili già un po’ in sovrappeso (ma il sovrappeso della salute) a 68 nel giro di tre-quattro mesi. Poi, gonfiore localizzato nella fascia addomino-lombare con una strizzata d’occhio anche a fianchi e glutei.

Insomma: una patata su due stecchini. Senza bisogno di raccontarlo vi potete immaginare i momenti di isteria e panico davanti agli armadi. Ognuna si visualizzi nella propria intimità: siamo donne, ci capiamo.

Il primo passo è stato la dieta detox

Oltre a tutto questo l’insonnia, della quale soffro già da un po’ (sì lo so, non mi faccio mancare niente) inizia a peggiorare. Come pensate che ciò possa ripercuotersi sull’umore? Vi faccio un test: A) diventate fatine gioviali che dispensano incantesimi; B) diventate un po’ nervosette ma tutto sommato chi vi conosce vi capisce; C) Satana dà le dimissioni e voi venite assunte con contratto a tempo indeterminato all’inferno. C, esatto!

Ovviamente non solo dovete affrontare un momento di cambiamento che vi sbarella totalmente, ma dovete continuare a essere le colonne della famiglia, del lavoro, degli amici del quartiere… Vi sentite un po’ perse ma… siamo donne. Io, dopo un primo momento di stupore e dolce panico, ho ribaltato la situazione. Ho preso il toro per le corna e ho cominciato con il mettermi a dieta detox.

Impatto duro con il metodo Kneipp: bendaggi bagnati e freddi alle 6 della mattina direttamente nel letto (se vi viene da urlare fatelo: io l’ho fatto, ci si sente meglio), digiuno per tre giorni da cibo solido ma con centrifughe buonissime; bevevo 3-4 litri di liquidi al giorno. Chili persi: due in cinque giorni, ma in compenso ho ridotto la circonferenza di 5 centimetri. Non male, il corpo reagiva agli stimoli. Poi ho continuato con il metodo Messegué che pratico da anni e con una dieta mirata che per ora mi ha fatto perdere altri 3,5 chili.

Insomma, prima parola chiave: dieta. Intesa come percorso alimentare. Devo rientrare al mio peso forma adatto alla mia altezza e alla mia conformazione e lo scrivo perché le donne sono bellissime quando sono armoniche, non magre per forza.

L’attività fisica è stata un vero toccasana

Seconda parola chiave: visita. Sono corsa dalla mia ginecologa di Milano che mi ha trovato in perfetta forma e già questo mi ha molto rincuorata. L’idea di dover intraprendere una cura a base di ormoni non mi faceva impazzire e visto che almeno per ora non è necessario va bene così.

Terza parola chiave: attività fisica. Camminare, muoversi andare in bici: insomma, siamo donne, a pedalare siamo abituate. In questa fase della mia vita ho capito una cosa e voglio condividerla con voi. Inutile nasconderlo, inizialmente mi sono un po’ spaventata: perdere il controllo del proprio corpo equivale a perdere il controllo della propria vita. Allora riprendetevela, come ho fatto io. Semplicemente un passo alla volta, ognuna seguirà il percorso che più le si addice. Scoprirete che tutta l’energia che prima veniva convogliata nel rendere prolifico il nostro corpo non è andata persa! Tutt’altro: cerca solo una nuova strada attraverso la quale convogliarsi. Siamo una forza della natura, donne, non dimenticatelo mai! E ricordate: meno pausa? Più ritmo!

Debora Villa

Testimonianza raccolta da Grazia Garlando per OK Salute e Benessere dicembre 2016

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