Bellezza

Chirurgia estetica: arrivano le nuove linee guida

Dalla blefaroplastica al lipofilling, scopri cosa cambia per gli interventi principali

E’ già tempo di “lifting” per le linee guida della chirurgia estetica. A due anni dalla prima pubblicazione, l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) ha preparato un aggiornamento sui principali interventi, con tutte le novità tecniche, le ultime scoperte scientifiche e regole sempre più ferree a garanzia della sicurezza dei pazienti.

«Le linee guida sono state realizzate in base all’esperienza di specialisti che da anni si dedicano solo all’aspetto estetico della chirurgia plastica», afferma Gianluca Campiglio, membro del direttivo Aicpe e segretario di Isaps, l’Associazione mondiale di chirurgia estetica. «Si spiega non solo come eseguire un intervento, ma anche i limiti di ciascuna operazione e l’eccesso di aspettative del paziente, che spesso è la principale controindicazione a operare».

Gruppo San Donato

Qualche esempio? Vediamoli insieme.

Anestesista. La sua presenza è sempre raccomandata, tranne che per gli interventi più semplici e limitati, effettuabili in anestesia locale.

Blefaroplastica. L’Aicpe ricorda che il ringiovanimento dello sguardo non può eliminare tutte le rughe o le pieghe della cute palpebrale e nemmeno le occhiaie, che anzi aumentano se ci si espone al sole nei primi tre mesi dopo l’operazione.

Lifting. La controindicazione principale è l’eccesso di attese del paziente, che non può pensare di ritrovare la freschezza dei vent’anni. La sala operatoria resta l’unica soluzione per chi vuole ringiovanire il volto: lipofilling, filler e botulino possono migliore l’aspetto del viso in casi di invecchiamento non troppo avanzato, ma non hanno effetti sul rilassamento dei tessuti, in particolare per mandibole e mento.

Rinoplastica. Per il rimodellamento del naso, la sola strada percorribile rimane quella del bisturi, anche se per difetti moderati si possono usare lipofilling e filler. Nessuna speranza, invece, per chi ha la punta del naso con la cute grossa e spessa: resterà sempre bulbosa anche con l’intervento, in quanto mantiene la memoria della forma.

Liposuzione. Il paziente ideale è un paziente normopeso con accumuli localizzati. Se la pelle è poco elastica o sovrappeso, c’è la possibilità di avere risultati meno validi, e l’indicazione è non aspirare più del 7% del peso del paziente: percentuali maggiori sono possibili solo dopo aver valutato le condizioni della paziente e ricoverandolo in una struttura protetta.

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