
Fino a oggi, la prevenzione del tumore al pancreas si è concentrata su raccomandazioni note: non fumare, evitare l’alcol, mantenere il peso forma e seguire una dieta ricca di frutta e verdura. Ma una nuova ricerca americana aggiunge un tassello sorprendente a questo puzzle della prevenzione: l’igiene orale.
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Oncology dai ricercatori del Perlmutter Cancer Center della New York University, guidati da Yixuan Meng, i batteri presenti nella bocca potrebbero infatti “migrare” fino al pancreas attraverso il dotto pancreatico, aumentando di oltre tre volte e mezzo il rischio di sviluppare un tumore.
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La scoperta: il microbiota orale come spia di rischio
Finora, i fattori di rischio conosciuti, come fumo, alcol, obesità, dieta povera di vegetali, spiegavano solo circa il 30% dei casi di tumore pancreatico. Lo studio americano suggerisce che una parte del rischio rimanente potrebbe essere legata al microbiota orale, ossia l’insieme di batteri, funghi e microrganismi che vivono nella nostra bocca.
Gli studiosi hanno analizzato campioni di saliva di 890 persone – selezionate da grandi banche dati statunitensi come il Cancer Prevention Study-II e il Prostate, Lung, Colorectal, and Ovarian Cancer Screening Trial – e ne hanno monitorato la salute per nove anni.
Grazie a una tecnica di sequenziamento avanzata chiamata shotgun metagenomics, i ricercatori hanno identificato 24 specie di batteri e funghi più frequenti nei soggetti che nel tempo hanno sviluppato un tumore al pancreas. In tutto, le specie coinvolte sono risultate 27, ma tre in particolare, Porphyromonas gingivalis, Eubacterium nodatum e Parvimonas micra, sono risultate fortemente associate a un rischio maggiore.
Anche alcuni funghi, come la Candida albicans, comunissimo microrganismo spesso presente nella cavità orale, sono stati collegati a un aumento del rischio.
Il legame tra fumo, alimentazione e disbiosi orale
Lo studio apre nuove riflessioni sulle abitudini quotidiane e sulla loro influenza sul microbiota orale.
- Fumo di sigaretta: nei fumatori, la flora batterica della bocca è diversa: aumenta la presenza di specie come Stomatobaculum, Megasphaera e Treponema, mentre diminuiscono Neisseria e Lautropia. Poiché il fumo è già responsabile del 25% dei casi di tumore pancreatico, curare l’igiene dentale in chi fuma diventa essenziale per ridurre ulteriormente il rischio.
- Grassi animali e dieta sbilanciata: chi consuma molta carne e grassi animali tende a sviluppare una flora orale dominata da Actinomyces e Corynebacterium, specie batteriche associate a infiammazione e rischio aumentato di tumore. Anche in questo caso, una dieta equilibrata e una buona igiene orale possono aiutare a ristabilire l’equilibrio del microbiota.
- Alcol: l’abuso di bevande alcoliche provoca nel tempo pancreatite cronica, condizione che può evolvere in tumore. Parallelamente, il microbiota orale cambia, arricchendosi di batteri come Streptococcus mutans e Fusobacterium, che favoriscono l’infiammazione.
Un nuovo approccio alla prevenzione
Il tumore del pancreas è tra i più aggressivi e difficili da diagnosticare precocemente: la sopravvivenza a 5 anni è appena del 13%. Per questo, ogni possibile indicatore precoce è prezioso.
Secondo gli autori dello studio, il monitoraggio del microbiota orale potrebbe diventare un nuovo strumento di prevenzione e diagnosi, accessibile e a basso costo. Analizzare la saliva — con test sempre più diffusi e precisi — potrebbe aiutare i medici a identificare le persone a rischio e intervenire tempestivamente, anche con semplici modifiche dello stile di vita.
La bocca come specchio della salute
La salute del pancreas, suggerisce questa ricerca, inizia in bocca.
Lavarsi i denti due volte al giorno, usare il filo interdentale, evitare fumo e alcol e curare la dieta non sono solo buone abitudini estetiche, ma scelte di prevenzione oncologica. Anche le malattie cardiovascolari possono essere favorita da una scadente igiene orale.




