Salute

Trombi rari per il vaccino AstraZeneca: arriva terapia dall’Australia

Dopo i casi di due donne interessate dagli effetti collaterali del vaccino, uno studio apre la porta a una terapia farmacologica

I trombi rari per il vaccino potrebbero avere le ore contate, grazie a una ricerca australiana, che utilizza una terapia già in uso per altre malattie del sangue. Il vaccino AstraZeneca torna a poter essere usato solo sulle persone che abbiano più di 60 anni, dopo i casi di due donne colpite da trombosi in Liguria in seguito all’iniezione di una dose del siero del colosso anglo svedese. Le due donne avevano partecipato agli Open Day. Si tratta di una giornata in cui chiunque si presenti viene vaccinato senza necessità di prenotazione. Queste giornate in genere vedono come protagonista proprio il vaccino AstraZeneca. Ora la ragazza di 18 anni ha perso la vita, mentre quella di 34 resta ricoverata all’Ospedale San Martino di Genova.

Trombi rari per il vaccino: un mix di farmaci li scioglie

Gli episodi di trombi restano rari, ma sotto i 60 anni possono colpire una persona ogni 100.000. Trattandosi di una vaccinazione di massa, quindi è meglio essere molto prudenti. Ora arriva uno studio dalla McMaster University, in Ontario, Canada che ha scoperto un mix di farmaci capace di sciogliere i trombi. I risultati di questo lavoro hanno trovato spazio sulla prestigiosa rivista scientifica
New England Journal of Medicine.

Gruppo San Donato

La reazione delle difese immunitarie è simile in tutti i pazienti

I ricercatori in forza all’università canadese hanno somministrato per via endovenosa una combinazione di farmaci anticoagulanti e di immunoglobuline a pazienti che avevano ricevuto da poco il vaccino anti Covid, salvando loro la vita. In realtà la terapia scelta dal gruppo di ricerca è già impiegato per contrastare alcune patologie del sangue o per il trattamento della trombocitopenia.

Il team di lavoro ha scoperto che i trombi rari che si erano sviluppati hanno delle caratteristiche in comune:

  • le piastrine diminuiscono tra il quinto e il quindicesimo giorno successivo all’iniezione del vaccino;
  • lo stesso avviene quando gli anticorpi, stimolati dal vaccino, colpiscono una proteina del sangue, la PF4.

In tutti e due i casi le piastrine si accumulano, provocando grumi, che se non vengono sciolti o eliminati chirurgicamente possono portare anche al decesso.

Trombi rari per il vaccino: ecco come funziona la combinazione di anticoagulanti e immunoglobuline

La combinazione di farmaci utilizzati dagli esperti dell’università canadese impedisce alle piastrine di accumularsi. In più l’azione anticoagulante è capace di far dissolvere i trombi. I tre pazienti salvati erano stati colpiti proprio da trombocitopenia. Il problema alle piastrine era insorto proprio in seguito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. Due di loro avevano sviluppato trombosi arteriose alle gambe. Il terzo una trombosi venosa cerebrale. Gli esperti hanno deciso di somministrare a tutti e tre una forte  dose di immunoglobuline IVIG. In questo modo hanno inibito la formazione degli anticorpi nei pazienti. La conseguenza è stata un’enorme crescita del numero delle piastrine. Quindi il trombo si era sciolto e l’attività di coagulazione si era interrotta.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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