CuoreNewsSalute

Più studi, più vivi a lungo

Da tempo la scienza indaga sul rapporto tra quanto si sia studiato e la propria salute. Un nuovo studio conferma lo stretto legame

Chi ha studiato a lungo rischia meno di essere colpito da ictus o infarto. La notizia arriva da uno studio che ha coinvolto quattro delle università più prestigiose del Regno Unito: quelle di Oxford, di Cambridge, l’Imperial College di Londra e quella di Bristol.

Livello di studio e salute: la nuova conferma 

I ricercatori hanno scoperto che per ogni anno trascorso all’università le persone sono in media più magre e con la pressione sanguigna più bassa. Essere in sovrappeso è un fattore di rischio per la salute del cuore e per il diabete.

Gruppo San Donato

Diversi studi avevano già chiarito il rapporto tra livello di studio e salute

Era già noto che il rischio di malattie cardiovascolari è più alto tra le persone con una cultura scarsa, ma il team inglese ha voluto indagarne i motivi.

Innanzitutto chi ha studiato più a lungo ha stili di vita migliori: mangia meglio, fa più sport, fuma meno. Questo rappresenta almeno la metà delle condizioni che permettono di abbassare sensibilmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.

L’altra metà non è ancora molto chiara. Gli esperti sottolineano però il fatto che i meno istruiti frequentano meno i dottori, o comunque meno di quanto dovrebbero.

La ricerca britannica

Per riuscire a raggiungere i risultati che si erano prefissati, i ricercatori in forza alle quattro università britanniche hanno analizzato i dati di oltre 200.000 persone. Sono stati visionati diversi fattori:

  1. l’indice di massa corporea,
  2. la pressione sanguigna,
  3. il fumo di sigaretta,
  4. eventi che hanno colpito il cuore.

Il team di ricerca ha anche indagato dati genetici di più di 1.000.000 di persone. Si è poi concentrato sui polimorfismi a singolo nucleotide (SNP dall’inglese single nucleotide polymorphism) che si trovano nel DNA e che sono stati collegati alla quantità di tempo che una persona studia. Il gruppo di scienziati, guidati da Alice Carter dell’Università di Britol, ha messo a confronto gli SNP con i dati genetici, l’indice di massa corporea, la pressione sanguigna e l’abitudine a fumare.

I risultati della ricerca inglese

I risultati hanno dimostrato che il 40% dei motivi per cui chi ha studiato più a lungo ha una salute cardiovascolare migliore possa essere attribuito a un indice di massa corporea più bassa, una pressione sanguigna minore e all’abitudine di fumare di meno. Nel dettaglio:

  • l’indice di massa corporea contribuisce per il 18%,
  • la pressione sanguigna per il 27%,
  • il fumo per il 34 per cento.

Il numero percentuale non fa 40, perché spesso queste abitudini appartengono alla stessa persona.

Gli altri motivi

Per quanto riguarda gli altri motivi, siamo nell’ordine delle ipotesi. Già abbiamo detto che una delle ragioni potrebbe essere la minore frequenza delle visite mediche. Tendenzialmente si rivolge più alle cure mediche private chi ha un’istruzione maggiore. Può quindi avere una diagnosi precoce.

In questo articolo

Leggi anche…

None found

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio