Pelle

Carotenosi: mangiare troppe carote rende la pelle arancione?

Ecco cosa c'è da sapere su questa condizione, soprannominata "carrot tan" su TikTok, e come si manifesta

Su TikTok ci sono molti video con il tag #carrottan in cui si promuove un metodo per “abbronzarsi” in modo naturale e senza bisogno del sole. Come? Secondo alcuni utenti basterebbe aumentare il consumo di carote per cambiare il tono della propria pelle. Questo può accadere per via di una condizione chiamata carotenosi (o carotenemia).

Cos’è la carotenosi?

I carotenoidi sono pigmenti vegetali responsabili della colorazione di varie piante che si trovano tipicamente in frutta e verdura di colore giallo, arancione e rosso. Esistono diversi carotenoidi, tra cui il betacarotene, l’alfacarotene, il licopene e la luteina. Mangiare per un tempo prolungato troppi ortaggi come le carote, che sono ricche di betacarotene, ma anche la zucca o le patate dolci, può far diventare l’incarnato di colore giallo intenso-arancio, soprattutto sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi.

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Il betacarotene è anche un precursore della vitamina A. Come riportato dal manuale MSD, una quantità eccessiva di vitamina A può avere effetti nocivi. Tuttavia, l’assunzione di dosi elevate di carotenoidi contenuti negli alimenti non causa tossicità, poiché la loro conversione in vitamina A da parte dell’organismo avviene molto lentamente. La carotenosi di solito non dà sintomi, se non quello di modificare il colore della pelle. La condizione è però reversibile, riducendo il consumo di cibi ricchi di carotenoidi. Ci sono poi dei casi in cui può derivare da patologie come l’anoressia nervosa o l’ipotiroidismo (la cosiddetta carotenodermia secondaria).

“Carrot tan”: mangiare carote per abbronzarsi

Sebbene la carotenosi non sia considerata pericolosa, non è raccomandabile eccedere nel consumo di determinati alimenti per seguire delle mode. Infatti, consumare carote o altre verdure in eccesso a discapito di altre, può comportare un’alimentazione non sufficientemente varia e aumentare il rischio di carenza di altri nutrienti. Mentre fa bene mangiare ortaggi che contengono betacarotene, che svolge funzioni antiossidanti, nelle giuste quantità e nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, il colorito che si ottiene mangiando carote non è una vera e propria “abbronzatura”. E, chiaramente, non sostituisce la protezione SPF che va sempre applicata quando ci si espone al sole.

Carotenosi e ittero: come distinguerli

La carotenosi si potrebbe confondere con l’ittero, una condizione solitamente associata a problemi al fegato o ad altre patologie. Ma in genere è facilmente distinguibile, dato che l’ittero rende la pelle e gli occhi di colore giallastro. Mentre nel caso della carotenosi la sclera, cioè il bianco dell’occhio, non viene colpita.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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