Salute

Mal di mouse o tendinite da mouse: i più diffusi e cosa fare

Dall'epicondilite alla sindrome del tunnel carpale, come riconoscere e curare i disturbi legati all'uso del pc

Tra i fastidi più comuni per chi lavora al computer ci sono quelli articolari a carico del braccio che gestisce il mouse, tanto che si parla di mal di mouse o tendinite da mouse.

Le forme più diffuse sono:

Gruppo San Donato

  • epicondilite,
  • epitrocleite,
  • sindrome del tunnel carpale,
  • periartrite della spalla.

Epicodilite

L’epicondilite è piuttosto frequente e colpisce il gomito, in particolare i muscoli che sovrintendono alla presa. «Si cura con fisioterapia e con trattamenti quali le onde d’urto e tecarterapia, che condensa cariche elettriche verso il punto dolente», spiega Marco Pozzolini, specialista in ortopedia e traumatologia alla casa di cura San Pio X di Milano.

La tecarterapia utilizza delle scosse di corrente elettrica che sono in grado di stimolare i processi riparativi e antinfiammatori che il nostro corpo ha naturalmente. Il trattamento è mirato alle articolazioni, alla cartilagine e alle ossa. Ogni seduta dura 30 minuti.

«In assenza di risultati il gomito del tennista è operabile con un intervento che richiede tre-quattro settimane di recupero. Non sempre dà però i risultati sperati. È quindi poco praticato, solo in caso di fallimento delle altre cure».
Esistono infine speciali tutori che alleviano la pressione sui punti dolenti attenuando le sollecitazioni dei muscoli al gomito.

Epitrocleite

Questa tendinite da mouse colpisce la parte interna del gomito. In pratica si tratta dei muscoli che fanno muovere la mano in senso opposto ai muscoli che causano l’epicondilite. Si cura con le stesse modalità dell’epicondilite, anche se è molto meno frequente del gomito del tennista.

La sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è causata dalla compressione di un nervo che corre nel canale carpale, nel polso. Si manifesta con:

  • formicolio,
  • intorpidimento,
  • gonfiore delle prime tre dita della mano.

«È una patologia prevalentemente chirurgica, cioè l’operazione è spesso la soluzione migliore», continua Pozzolini. «L’intervento può avvenire in endoscopia (senza tagli ma semplicemente con piccoli buchi) o con una piccola incisione. I tempi di recupero di aggirano attorno alle tre settimane. Sono sconsigliate le infiltrazioni di cortisone perché possono danneggiare ulteriormente il nervo».

Periartrite della spalla

Anche se il lavoro al computer non è quasi mai la causa scatenante, la periartrite della spalla rientra comunque nella classe della tendinite da mouse. Contribuisce però all’acuirsi di una patologia già esistente. Il dolore e le limitazioni funzionali colpiscono la spalla e in particolare la cuffia dei rotatori, cioè il gruppo di muscoli che mantiene la testa dell’omero nella sua sede e ne consente i movimenti di rotazione.

Al sorgere del dolore è necessaria una risonanza magnetica per stabilire se la cuffia è lesa oppure solo infiammata. In quest’ultimo caso possono bastare fisioterapia associata a trattamenti quali onde d’urto o tecar, mentre nel caso di rottura è necessario intervenire chirurgicamente. I tempi di recupero possono superare il mese.
Nella fase acuta tutte le patologie sono trattabili con antinfiammatori non steroidei prescritti dal medico. Dato che sono medicinali con effetti collaterali ben documentati soprattutto sullo stomaco, non vanno presi per più di una settimana.

Leggi anche…

None found

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio