Non è raro che una donna che assume la pillola lamenti attacchi di mal di testa. L’emicrania, dopotutto, è un effetto collaterale frequente e la maggior parte dei mal di testa che colpisce la popolazione femminile è provocato dagli ormoni. Secondo le stime dell’Istituto Superiore della Sanità, le donne che soffrono ogni mese di mal di testa legati alle variazioni ormonali sono almeno 5 milioni.
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Legame variabile
Emicrania e pillola non sono associate in tutte nello stesso modo. Alcune riferiscono un miglioramento dei mal di testa durante l’assunzione della pillola, mentre per altre gli attacchi diventano più frequenti, soprattutto nella settimana di sospensione della pillola, quando il livello di estrogeni precipita. In altri ancora, invece, donne che non soffrivano di cefalea sviluppano i loro primi attacchi solo dopo avere iniziato il trattamento contraccettivo.
I vantaggi della pillola
La pillola contraccettiva ha diversi vantaggi: regolarizza il ciclo mestruale, riduce il dolore legato alle mestruazioni (dismenorrea) e l’intensità del flusso. Altri benefici aggiuntivi riguardano il possibile miglioramento di alcune forme di acne e di irsutismo (l’aumento della peluria in zone normalmente prive di peli), spesso associate a condizioni di malfunzionamento ovarico che possono compromettere la fertilità.
Gli effetti avversi
L’insorgenza di emicrania come effetto collaterale (gli altri sono nausea, ritenzione idrica, variazioni dell’umore in senso depressivo) è stato ridotto notevolmente grazie alla creazione di dosaggi sempre più bassi. Questi presentano anche un minor impatto sul metabolismo lipidico e sul sistema della coagulazione.
Una relazione non del tutto chiara
La relazione tra pillola contraccettiva ed emicrania non è ancora stata del tutto chiarita. La risposta della donna al trattamento ormonale risulta soggettivo e dipende da molti fattori. Tra questi familiarità, epoca della vita fertile, abitudini di vita, tipo di pillola, eccetera. Nell’insieme, tutto questo ha portato ad una scarsa produzione di lavori scientifici sul tema e spesso i consigli alla paziente si basano quasi esclusivamente sull’esperienza clinica personale.
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