Salute

Attenzione massima per la Febbre del Nilo o West Nile: ecco i sintomi da conoscere

C'è la prima vittima italiana della West Nile, è una signora veneta di 80 anni. Non aveva fatto viaggi all'estero, quindi è stata punta in Italia, che è il Paese con più casi in Europa

Quali sono i sintomi della Febbre del Nilo o West Nile? Meglio conoscerli, perché in Italia non è più un’infezione importata occasionalmente ma, come sottolinea l’Osservatorio Virusrespiratori.it, è diventata ormai endemica, cioè costantemente presente.

Ciò è dovuto al fatto che alcune specie di uccelli sono serbatoi del virus e che i cambiamenti climatici stanno contribuendo alla diffusione di patologie infettive. «L’innalzamento delle temperature e la “tropicalizzazione” delle città italiane creano, infatti, condizioni favorevoli per la proliferazione delle zanzare vettore, estendendo così il rischio di infezione a nuove aree del Paese», interviene Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Milano e Direttore scientifico dell’Osservatorio Virusrespiratori.it. «Al momento non parlerei di allarme ma è sicuramente una situazione che merita un’enorme attenzione».

Febbre del Nilo: ecco tutti i sintomi

La Febbre del Nilo è, come dicevamo, una malattia infettiva trasmessa dalla puntura di zanzara, in particolare del tipo Culex, e non si trasmette da persona a persona. Il periodo di incubazione varia fra 2 e 14 giorni. Generalmente è un’infezione asintomatica, solo nel 20% si manifesta con lievi sintomi, quali:

  • febbre,
  • mal di testa,
  • nausea,
  • vomito,
  • linfonodi ingrossati,
  • sfoghi cutanei.

Negli anziani e nelle persone immunodepresse la sintomatologia può essere più grave. Possono comparire anche:

  • disorientamento,
  • tremori,
  • disturbi alla vista,
  • torpore,
  • convulsioni,
  • paralisi e coma.

Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti: in circa 1 caso su 1000 il virus può causare un’encefalite letale.

Prevenzione della febbre del Nilo Occidentale

«Al momento non esistono vaccini o rimedi contro la Febbre del Nilo», continua Pregliasco. «L’unico modo per proteggersi è la prevenzione, cioè ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. A tal proposito, sono fondamentali le misure di protezione individuale, come l’uso di repellenti e zanzariere, insieme alla disinfestazione delle aree verdi e alla rimozione dei ristagni d’acqua dove le zanzare si riproducono; anche perché le zanzare possono trasmettere anche altri virus pericolosi come il Dengue, la Chikungunya, il Zika Virus, la Usutu virus, la malaria e altre malattie a trasmissione vettoriale». conclude lo specialista.

 

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