Salute

Emicrania con aura

Bagliori improvvisi, difficoltà a parlare, formicolii e poi l’attacco di mal di testa. Per questa forma invalidante le cure ci sono

L’emicrania con aura si presenta con la visione di farfalle luminose che svolazzano davanti agli occhi, poi diventano linee a zig zag brillanti. E chi ne soffre sa che, a questo punto, è arrivato il momento di trovarsi un posto comodo e di non muoversi, non cercare di parlare e non fare assolutamente nulla.

Il guaio è se l’attacco si scatena mentre si è al lavoro, oppure se si sta guidando un’auto. Infatti, il passo successivo può essere caratterizzato da disturbi che possono spaventare. A volte succede che non si riesca più a parlare, si ha in mente una parola ma dalla bocca ne esce un’altra del tutto diversa. Altri pazienti lamentano uno strano formicolio al braccio o al volto. Altri ancora, invece, sono confusi. Sono tutte condizioni molto inquietanti, sintomi neurologici che precedono l’esplosione del mal di testa e che si attenuano fino a sparire quando, infine, il dolore prende il sopravvento. Questa forma di emicrania non è particolarmente diffusa, ma è molto invalidante.

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I sintomi dell’emicrania con aura 

«Se l’emicrania senza aura colpisce l’11% della popolazione, la emicrania con aura è un po’ più rara e ha un’incidenza dell’8% circa», spiega Licia Grazzi, neurologa, responsabile del centro cefalee della Fondazione Irccs Istituto neurologico Carlo Besta di Milano. «Si tratta di una forma di cefalea primaria descritta nella classificazione delle cefalee dell’International Headache Society (IHS), che si caratterizza per non avere come sintomo solo il dolore: è preceduta o accompagnata da sintomi neurologici, disturbi visivi, disturbi della parola, formicolii al braccio o al volto e senso di confusione mentale, sintomi che possono far pensare ad altre malattie neurologiche più gravi quali per esempio un ictus o una forma di epilessia. Secondo alcuni studi, esiste predisposizione genetica all’emicrania con aura che spesso ricorre nello stesso nucleo familiare».

È un disturbo invalidante ma di solito gli attacchi sono sporadici

L’emicrania con aura può esordire molto presto. Ad esempio tra i bimbi che vanno ancora alle elementari e nelle ragazze in prossimità del menarca. La patogenesi è molto complessa: ci sono malfunzionamenti dei neurotrasmettitori e problemi di tipo vascolare. Che vanno a intrecciarsi in una sequenza di eventi a cascata. Durante un attacco di emicrania con aura non si può parlare, non si può lavorare e non si può guidare. Si tratta di un disturbo invalidante, ma la nota positiva è che le crisi si verificano usualmente con bassa frequenza. In genere una volta all’anno. Lo stress, la tensione, la stanchezza, i ritmi di vita disordinati possono favorire l’attacco e possono aumentarne la frequenza facendo si che diventino anche plurimensili.

Se gli attacchi di emicrania con aura sono frequenti si fa una terapia

Solo se gli attacchi avvengono più volte al mese è consigliabile una terapia di profilassi e prevenzione con un farmaco da assumere ogni giorno. Per un periodo di almeno tre mesi con anche solo cardioaspirina. In occasione dell’attacco invece, la terapia è del tutto simile a quella dell’emicrania senza aura: antinfiammatori o eventualmente i triptani. «Oltre a impostare una terapia quando necessario, è importante insegnare ai pazienti a gestire gli attacchi», prosegue la neurologa. La prima volta dell’emicrania con aura può avvenire durante uno sforzo fisico, è quindi importante rassicurare il paziente, ma completare la diagnosi con esami specifici che escludano altre condizioni patologiche del sistema nervoso centrale.

Esami diagnostici per escludere altre patologie neurologiche

«È fondamentale fare sin dal primo attacco una visita neurologica, rivolgendosi ai centri cefalee che sono presenti in tutta Italia. Il paziente viene sottoposto a risonanza magnetica per escludere patologie diverse che si esprimono con malfunzionamenti vascolari, come neoplasie e varie forme di epilessia. Durante la visita neurologica si ricostruisce la storia medica del paziente, si esegue un esame dei riflessi e si verifica il funzionamento dei nervi cranici. Un approfondimento diagnostico prevede anche un prelievo di sangue, attraverso il quale si indagano i fattori di screening trombofilico ovvero la possibile tendenza a malattia cerebrovascolare e un doppler transcranico che verifica la presenza di un possibile forame ovale pervio. Questa è un’alterazione cardiaca, un foro che dovrebbe fisiologicamente chiudersi alla nascita, ma che talvolta rimane appunto pervio, cioè aperto, e può favorire eventuali episodi di sofferenza vascolare cerebrale».

Fumo e contraccettivi orali sono sconsigliati

L’emicrania in generale è una malattia femminile: colpisce tre volte di più le femmine che i maschi e anche il tipo con aura non fa eccezione a questa regola. Va ricordato che fumo e contraccettivi orali sono sconsigliati e l’eventuale assunzione di una pillola anticoncezionale va sempre discussa attentamente con il neurologo di riferimento se presente una forma di emicrania con aura.

L’emicrania con aura risente delle fluttuazioni ormonali

L’emicrania con aura risente delle fluttuazioni ormonali. Può verificarsi nel primo trimestre di gravidanza, appare e poi scompare nella fase di premenopausa, e, in genere, passa dopo la menopausa. Anche elementi esterni possono influenzare gli attacchi, come variazioni del ritmo di vita. Per esempio, andare in vacanza, paradossalmente, può scatenare degli attacchi. Alcuni accorgimenti consistono nell’adottare uno stile di vita sano regolare, con colazione al mattino, ritmi sonno-veglia adeguati, non fumare, fare attività fisica, mantenendo così una buona efficienza fisica e mentale. Questo non assicura la assenza di episodi ma certo la può ridimensionare significativamente.

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