Salute

Embrioni su misura: partono i test negli Usa

L'incubo di poter selezione bambini con caratteristiche volute dai genitori sembra avvicinarsi. Gli esperti però frenano

Un’azienda americana ha dato il via libera a una sperimentazione per offrire un test genetico per consentire di selezionare embrioni con minor rischio di malattie. L’esame permette però anche di avere indicazioni su intelligenza e altezza. L’azienda in questione è una start up e si chiama Genomic Prediction, previsione genomica in italiano.

Embrioni su misura: polemiche in tutto il mondo 

Subito sono esplose le polemiche sul fatto che si possano avere bambini su misura. La notizia arriva da Technology Review, la rivista del Mit, il prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston.

Gruppo San Donato

Il test è già proposto in dodici cliniche sparse in tutto il mondo, di cui sei sono sul suolo degli Stati Uniti.

Embrioni su misura: come funziona il test

Il test genetico permette l’analisi del Dna dell’embrione, confrontandolo con quello dei genitori. Successivamente viene assegnato un punteggio che tiene conto del rischio di sviluppare undici tra le malattie più diffuse del mondo, da quelle cardiovascolari al diabete, passando per alcune forme di tumore. L’esame consente anche la misurazione dell’altezza probabile e del quoziente intellettivo. La Genomic Prediction ha fatto sapere che questi dati vengono segnalati ai genitori soltanto nel caso in cui l’embrione risulti inferiore al secondo percentile. In pratica quando teoricamente il futuro bambino sarebbe così basso o così poco intelligente da essere considerato malato.

Embrioni su misura: la situazione in Italia

Nel nostro Paese questa sperimentazione sarebbe totalmente impraticabile. La legge italiana acconsente la diagnosi preimpianto solo e soltanto in presenza di malattie genetiche dei genitori. Oltre che comportare forti problemi etici, racconta la rivista, secondo molti esperti questo tipo di test non dà informazioni affidabili. “E’ irresponsabile suggerire che la scienza è arrivata al punto in cui può efficacemente predire quale embrione scegliere per minimizzare il rischio di malattie – afferma ad esempio Graham Coop, genetista dell’università della California -. La scienza semplicemente non ci è ancora arrivata”.

FONTE: Technology Review

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