Salute

Denti e igiene orale: in pandemia abbiamo trascurato il sorriso

Durante i vari lockdown c'è stata tanta pigrizia nell'utilizzo di spazzolino e dentifricio. Nella giornata mondiale dedicata alla salute orale ricordiamo perché è importante fare prevenzione

Impauriti dal Covid-19 abbiamo trascurato la salute della nostra bocca, soprattutto durante i lockdown. Il bilancio (negativo) arriva dopo un anno di pandemia. Più di 1 adulto su 2 dichiara di aver lavato poco i denti per pigrizia, mentre 2 adulti su 5 hanno passato intere giornate senza mai ricorrere a spazzolino e dentifricio. Un cattivo esempio che si è riflesso anche sui bambini: 1 su 5 non arriva a spazzolarsi i dentini due volte al giorno, la quantità minima consigliata dai dentisti per fare prevenzione.

Igiene orale in pandemia

Il quadro emerge da un sondaggio condotto da Edelman Data & Intelligence per Unilever in occasione del 20 marzo, Giornata mondiale delle salute orale, ma viene confermato anche da chi con i pazienti ha un’esperienza diretta. «Nel lockdown di marzo-aprile 2020 c’è stato un forte rallentamento delle visite a causa della paura di essere contagiati», fa sapere Carlo Ghirlanda, presidente dell’Associazione nazionale dentisti italiani. «Ma anche successivamente il calo è continuato, soprattutto in autunno e di recente allo scattare delle zone rosse in varie aree d’Italia. I pazienti nell’ultimo anno hanno disdetto molti appuntamenti, interrompendo la continuità delle cure. E in generale, quando riusciamo a vederli, notiamo un peggioramento della loro salute orale. Molti pazienti che erano riusciti a raggiungere un buon equilibrio nell’igiene orale, a causa del rinvio dei controlli, hanno avuto gravi ricadute».

Gruppo San Donato

I denti si lavano almeno 2 volte al giorno

«Va ribadita l’importanza della prevenzione quotidiana», sottolinea l’esperto. «I denti vanno lavati quotidianamente, almeno due volte al giorno, sia da bambini che da adulti. Il dentifricio dovrebbe contenere fluoro, che è un importante presidio anti-carie, e lo spazzolino andrebbe cambiato, se non una volta al mese, almeno una volta ogni tre mesi in modo che le setole siano sempre efficaci nella rimozione della placca». Manuale o elettrico? «I dati dicono che il secondo è migliore, perché si muove con rotazioni prestabilite. Ma anche lo spazzolino tradizionale, se utilizzato bene, consente una pulizia adeguata».

Placca e tartaro: cosa sono?

Spazzolare i denti ogni giorno ha diverse utilità: mantiene la dentatura bianca e pulita, previene le carie, rimuove la placca e scongiura la formazione di tartaro. «La placca è formata dai batteri che vivono normalmente intorno al dente e che si nutrono in parte di ciò che noi ingeriamo. Scompaginare il nucleo di batteri ogni giorno e obbligare i microrganismi a riformarsi continuamente aiuta a mantenere in salute la bocca. Altrimenti, la placca non rimossa è in grado di associarsi ai sali di calcio e fosfato contenuti nella saliva e di calcificarsi, dando vita a depositi di tartaro» precisa il presidente Andi. «E il tartaro è una sorta di scudo che renderà ancor più difficile la pulizia dei denti».

Igiene orale in pandemia: poche visite e check up

Durante la pandemia ben il 69% degli italiani ha evitato di andare dal dentista per un check up. Mentre oltre il 60% non si è recato dallo specialista nemmeno di fronte a dolore o patologie evidenti. «Una visita di controllo dovrebbe essere fatta ogni 6 mesi, perché se una persona non riesce a controllare la placca con una corretta igiene orale, bisogna intervenire con una pulizia professionale e un controllo approfondito per intercettare, eventualmente, l’insorgenza di carie o altre patologie» suggerisce l’esperto.

I sintomi che ci portano dal dentista

In effetti ci sono tanti campanelli d’allarme che devono portarci a prenotare una visita odontoiatrica. «Una sensazione di maggiore sensibilità al caldo e al freddo che inizialmente non c’era, dolore o fastidio quando si mangiano cibi zuccherati e poi bisogna fare attenzione a sanguinamenti gengivali o a modificazioni del colore delle mucose e delle pareti della bocca. Macchie bianche, rosse oppure altri segni – conclude il presidente Andi – sono tutti sintomi che vanno sottoposti allo specialista».

Igiene orale in pandemia: l’iniziativa per i bambini

Mai come ora, quindi, è fondamentale stressare i concetti di prevenzione e routine dell’igiene orale. L’impegno si lega profondamente alla responsabilità degli adulti nei confronti dei più piccoli. Perciò Mentadent, in collaborazione con Andi e Fondazione Andi Onlus, riparte con il progetto Sorrisi Previdenti, dedicato alle famiglie e alle scuole per apprendere le buone norme di igiene e prevenzione orale. Quest’anno l’iniziativa è completamente digitale e ancor più inclusiva grazie a contenuti fruibili anche da bambini con disturbi specifici dell’apprendimento e barriere linguistiche in famiglia. 

I materiali del progetto Sorrisi Previdenti saranno accessibili a tutti sul sito dell’iniziativa e sull’ app omonima, disponibile per iOS e Android. Tra i nuovi contenuti, tre video educativi realizzati con la consulenza della pedagogista Gabriella Fontana.

Tutto il materiale verrà veicolato alle scuole primarie e dell’infanzia grazie al Fondo Scuola Italia. Gli istituti coinvolti sono oltre 450 per un totale di oltre 11.000 studenti. I bambini seguiranno un programma focalizzato sulle buone pratiche di igiene orale, le caratteristiche della bocca e la corretta alimentazione per mantenere una dentatura sana. Le classi coinvolte, infine, parteciperanno a un contest: in premio tablet per la didattica a distanza e kit per l’igiene orale di bambini e insegnanti.

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