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Vietato strappare i capelli bianchi: la scienza ci dice il perché

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Gli uomini li scoprono intorno ai 30 anni, le donne verso i 35 e per tutti la tentazione di strapparli è forte. Prima o poi capita a chiunque di dover fare i conti con i capelli bianchi, considerati il segno distintivo dell’età che avanza sebbene spuntino anche sulle chiome dei più giovani.

Gruppo San Donato

Capelli bianchi: attenzione a strapparli

L’impulso di staccarli è impellente, ma prima di farlo pensateci bene. Toglierli con violenza infatti potrebbe moltiplicare i follicoli, che a loro volta potrebbero produrne altri confermando il famoso detto “per ogni capello bianco che strappi ne crescono altri 7”. Non ci sono studi specifici e non c’è certezza sul numero di capelli bianchi nuovi tuttavia, poiché i follicoli piliferi sono riuniti in gruppetti, in cosiddette unità follicolari, si ipotizza che tra quelli della stessa unità vi sia una sorta di comunicazione delle informazioni. Strappare i capelli bianchi creerebbe danni ai melanociti, cioè le cellule che producono i pigmenti e colorano i capelli. Presto o tardi la battaglia per eliminare tutti i capelli bianchi sarebbe persa perché in media verso i 50 anni, la metà della testa diventa canuta.

Chioma sale e pepe anche per gli under 25

C’è però da dire che i “fili bianchi” non arrivano per tutti alla stessa età, per qualcuno sono già visibili a 25 anni mentre altri a 70 riescono ad averli ancora del loro colore naturale. Il motivo? Questione di fortuna visto che poco tempo fa un importante centro di ricerca ha identificato due geni all’origine dell’incanutimento. Sono loro a determinare a quale età, che varia da persona a persona, i melanociti presenti nei follicoli smetteranno di produrre melanina e spariranno dando luogo ai capelli bianchi.

Tuttavia anche alcune particolari condizioni di salute possono accelerarne la comparsa, come per esempio i disordini della tiroide: sia iper che ipotirodismo, l’anemia perniciosa, la celiachia, l’osteopenia, il deficit di vitamina D e la vitiligine, che è un’alterazione della produzione di melanina e quindi della pigmentazione cutanea. Da non sottovalutare poi le condizioni ambientali che provocando uno stress ossidativo danneggiano i melanociti del follicolo, sul banco degli imputati inquinamento, sole e alcuni composti chimici che danneggiano i melanociti attraverso la produzione di radicali liberi, responsabili di attivare alcuni precursori della melanina che sono appunto molto tossici per i melanociti.

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