Podcast

Paura della guerra: una nuova ombra mina la salute mentale dei cittadini

video
play-rounded-fill

La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

L’attacco russo contro l’Ucraina ha provocato uno shock in tutto il mondo con molte persone, già fiaccate dalla pandemia di Covid, alle prese con stress, ansia e paura. Le immagini che stanno arrivando dalle zone del conflitto, ma anche l’incertezza del futuro, stanno minando la salute mentale dei cittadini di tutto il mondo.

Gruppo San Donato

Eventi traumatici: quali segnali possono scatenare?

I cambiamenti nell’appetito, i problemi allo stomaco, la tensione muscolare e l’irritabilità sono segni da non sottovalutare. La guerra è già un fattore di stress alto, quando arriva poi dopo 2 anni di pandemia, il cocktail potrebbe essere davvero micidiale. A queste situazioni il nostro corpo reagisce aumentando i livelli di adrenalina con conseguenze dirette sulla capacità di riposare. Il problema è che convivere per lunghi periodi con livelli alti di stress, ci trasforma in batterie scariche.

In molti hanno sperimentato già tecniche per abbassare i livelli di stress durante la pandemia, tecniche che potrebbero risultare importanti anche in questo momento. Il primo problema in una situazione come questa è non sapere quello che potrebbe accadere in futuro: molti sperano che le tensioni ad un certo punto svaniscano o, come è già successo in passato, alcune persone trovano giovamento dall’evitare il problema, altri invece nutrendosi di informazione. Capire quello che sta accadendo può talvolta essere utile per combattere l’incertezza, ma se si comincia a rimanere sempre attaccati a siti e programmi televisivi e si diventa incapaci di occuparsi di altro, si può andare incontro a conseguenze anche pesanti. Un altro sentimento che ci coglie in questo momento è quello dell’impotenza: i cittadini non sanno cosa poter fare per cercare di far fermare il conflitto. Le persone si sentono troppo piccole fuori dall’Ucraina per dare direttamente il proprio contributo.

Dare il proprio contributo fa bene alla salute mentale

Partecipare però può essere di grande aiuto: far sentire la propria voce attraverso manifestazioni per la pace oppure donando denaro o beni di necessità alla popolazione afflitta, può farci sentire meglio. Staccare mentalmente dalla situazione può essere di grande aiuto: guardare serie tv, programmi divertenti o leggere un libro appassionante, anche dedicarsi ai propri hobby può essere una risposta convincente. È giusto occuparsi degli altri ma anche di se stessi.

Leggi anche…

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio