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Cheilite angolare: cos’è, i sintomi e le cure

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Se vi è capitato di avere, soprattutto in questo periodo, dei tagli profondi agli angoli della bocca, difficili da debellare e tanto dolorosi magari anche da complicare la masticazione, è probabile che si trattasse di cheilite angolare, una lesione infiammatoria delle labbra. Cerchiamo di capirne di più con l’aiuto del dermatologo Alberico Motolese.

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Cos’è e quali sono i fattori predisponenti?

È una sorta di eritema con modesta desquamazione a livello degli angoli delle labbra, o commisura labiale in termini tecnici. I fattori predisponenti sono, per esempio nei bimbi piccoli, il succhiare il pollice. Nelle persone anziane, la perdita dei denti o il fatto che si fermi un po’ la saliva negli angoli della bocca proprio per il cedimento strutturale dei tessuti. Nei diabetici e nelle persone immunocompromesse, le candidiasi della commisura labiale. Le persone che invece hanno una dermatite atopica hanno motivi diversi: quasi sempre è presente lo stafilococco aureo come responsabile. Questo avviene anche in pazienti sotto terapia con farmaci come per esempio i retinoidi.

Come si manifesta

Prima si manifesta l’eritema, cioè un arrossamento agli angoli della bocca con piccole squame, come se la pelle fosse secca in quel punto. Poi si forma una piccola ragade con qualche taglietto, che può anche essere dolorosa poiché si è impossibilitati ad aprire correttamente la bocca.

Cheilite angolare: i trattamenti per curarla

Nel caso di pazienti anziani, diabetici o immunocompromessi, si rileva la candida albicans. In quel caso l’uso di farmaci anti micotici può essere indicato. Nelle persone atopiche, invece, di solito non si ritrova la candida, ma si trova più facilmente lo stafilococco aureo. È meglio trattare queste forme con antibiotici per applicazione topica, che possono essere l’acido fusidico oppure la eritromicina, eventualmente associando solo per pochissimi giorni anche una pomata cortisonica per eliminare l’arrossamento.

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