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Non solo Covid: quest’inverno saranno 6-7 milioni le persone con influenza

Questo inverno è prevista una maggiore incidenza dei virus influenzali rispetto agli scorsi anni. Si stima che i casi in Italia possano arrivare a 6 o 7 milioni. In più permarrà nella prossima stagione influenzale anche il Covid-19, anche se avrà sempre più difficoltà a diffondersi, considerando sia l’alta quota di persone che hanno già contratto il Covid-19 sia coloro che si sono vaccinati.

«I casi di influenza saranno in crescita rispetto agli scorsi anni, come dimostrano anche i casi osservati in Australia, dove l’influenza è in corso» conferma Fabrizio Pregliasco, Professore Associato del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario Aziendale dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, in occasione di un incontro organizzato da Assosalute. «Per il Covid-19 assisteremo a un andamento ondulante della curva epidemiologica: questo sia a causa della rapidità con cui si diffondono le varianti, sia a causa della presenza (o assenza) di vaccinazioni». Meglio comunque mantenere la guardia alta, sempre, perché il Covid-19, nonostante la minor letalità, non è un’influenza. «Il Covid uccide ancora quattro volte più dell’influenza ed è la causa del 95% dei decessi negli ultrasessantenni» avverte Pregliasco.

Gruppo San Donato

La doppia somministrazione del vaccino anti-Covid e di quello antinfluenzale

Circa 4 italiani su 10 dichiarano di voler ricorrere alla vaccinazione antinfluenzale, con una propensione che raggiunge i livelli massimi tra gli over 65, dove due su tre intendono vaccinarsi. Tra questi, il vaccino antinfluenzale è diventato ormai una consuetudine: per il 44,2% la motivazione è quella di evitare di contagiare persone vicine, seguita dalla volontà di agevolare la diagnosi differenziale tra influenza e Covid-19. «Anche quest’anno i medici di famiglia lanciano la campagna “Non Solo Flu: porgi l’altra spalla”, invitando i pazienti a ricevere la doppia somministrazione del vaccino anti-Covid e di quello antinfluenzale» annuncia Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG). «La doppia somministrazione è efficace e sicura, ed è la soluzione più indicata per le persone oltre i 60 anni di età o per quelle a cui il medico consiglia la vaccinazione».

Quando utilizzare i i farmaci di automedicazione

Sono proprio i farmaci di automedicazione (quelli col bollino rosso che sorride sulla confezione) a confermarsi il rimedio più utilizzato con il 58,6% degli intervistati che dichiara di assumerne in caso di sintomi. «Per quanto riguarda l’automedicazione, resta sempre valido il concetto di vigile attesa: valutare la sintomatologia e gestirla, in prima battuta facendo ricorso proprio ai farmaci di automedicazione che permettono di alleviare i sintomi senza azzerarli», spiega Pregliasco. «Il concetto di riferimento è semplice: non abbiamo terapie né per guarire dall’influenza né dal SARS–CoV-2, ma quello che possiamo fare è controllare i sintomi grazie all’aiuto dei farmaci di automedicazione. È necessario, dunque, ricordare sempre al paziente come ci si comporta all’apparire dei primi sintomi e istruire il cittadino al corretto uso dei farmaci» conclude Cricelli.

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