
Una sola iniezione alla settimana invece di una al giorno. L’Italia è il primo Paese in Europa a rendere disponibile e rimborsabile l’insulina settimanale.
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Una sola iniezione alla settimana per il diabete
Questa novità promette di rivoluzionare, semplificare e ovviamente migliorare la vita di oltre 1,3 milioni di italiani che sono costretti a convivere con iniezioni tutti i giorni. La nuova terapia settimanale è già disponibile in diverse regioni italiane, dopo che nei mesi scorsi era arrivata l’approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
Una campagna per sostenere il lancio
Un sondaggio tra le persone che convivono con il diabete aveva chiaramente indicato che in tantissimi – oltre il 90% dei pazienti – chiedeva di passare definitivamente a una iniezione ogni sette giorni. La campagna “Long Story Short“, promossa da Novo Nordisk in collaborazione con Fand, accompagnerà il lancio per informare i pazienti.
La soddisfazione di chi si occupa di diabete
«Un progresso concreto – ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato – che testimonia l’efficacia della collaborazione tra istituzioni, industria e comunità scientifica».
Secondo Riccardo Candido, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi, siamo davanti «alla prima grande innovazione terapeutica nel diabete da oltre un secolo».
Raffaella Buzzetti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid), afferma che ora l’obiettivo è quello di garantire un accesso equo e veloce a vantaggio di tutte le persone affette da diabete.
Perché ridurre il numero di iniezioni è importante?
Com’è noto, l’insulina è un ormone necessario per la corretta assimilazione degli zuccheri che ingeriamo attraverso l’alimentazione. In chi soffre di diabete questo ormone non viene più prodotto – come nel caso del diabete di tipo 1 – o viene rilasciato in modo insufficiente – in chi abbia il diabete di tipo 2. Le conseguenze sono importanti sui reni, sul sistema nervoso, su quello cardiovascolare e sulla vista.
Ecco perché l’insulina è un salva vita per tutte le persone che hanno problemi nella sua produzione. La sua somministrazione è importante, ma bisogna iniziare la terapia subito, altrimenti ci possono essere dei danni nei distretti del corpo di cui parliamo nel paragrafo precedente. Attenzione, perché il ritardo nell’avvio della terapia riguarda ancora un paziente su tre.
Una sola iniezione alla settimana per il diabete
C’è anche difficoltà nell’aderenza alla terapia. Va da sé che passare da 365 a 52 iniezioni l’anno con la nuova terapia favorisce la continuità nel seguire le indicazioni prescritte dal medico. Non da ultimo ha anche un effetto positivo sull’ambiente perché riduce anche la produzione di rifiuti sanitari.